PAOLA PIOPPI
Cronaca

Massimo Riella, ora il fuggitivo rischia 10 anni: “È lui l’autore di quella rapina”

Riella davanti ai giudici per l’aggressione a due anziani. "Ha sempre vissuto nell’illegalità"

Massimo Riella

Massimo Riella

Gravedpnaed Uniti (Como), 15 settembre 2023 –  È di 10 anni di carcere la richiesta di condanna giunta dal pubblico ministero Alessandra Bellù, al termine del processo in cui Massimo Riella, 49 anni di Gravedona, è accusato della rapina a due anziani coniugi, avvenuta nella loro abitazione di Gravedona la sera del 9 ottobre 2021.

Durante la discussione avvenuta ieri mattina, davanti al Tribunale Collegiale di Como, l’accusa ha ricostruito tutti gli elementi che confermerebbero la responsabilità dell’imputato, che nega di essere l’autore di quella rapina con aggressione delle vittime, ma che allo stesso tempo, come ha sottolineato il pm, "ha sempre taciuto", sottolineando che mai Riella, dal momento in cui gli è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare a dicembre 2021 "non ha mai fatto niente per dimostrare la sua innocenza, sia durante la latitanza che durante la detenzione in carcere, o cercare di dimostrare possibilità alternative". Al contrario, si era procurato un falso documento per scappare all’estero.

"Riella – ha aggiunto il magistrato – ha sempre vissuto nell’illegalità, e la sua tendenza è di dire il falso". Ha messo in fila gli elementi che lo accusano, comprese le tracce di dna di una delle vittime sul manico di un coltello trovato nella disponibilità dell’imputato, e la testimonianza di due coniugi belgi, che quella sera gli avevano dato un passaggio sul loro Apecar, nel quale si era nascosto, e che davanti ai giudici hanno ribadito la certezza che fosse accaduto qualcosa di strano. "Riella – ha aggiunto il pm – è scappato saltando dal balcone delle vittime, con una agilità abbondantemente dimostrata anche in altre circostanze note".

Tra queste, l’evasione dalla finestra di casa sua a ottobre 2021, quando i carabinieri di Gravedona avrebbero dovuto portarlo in carcere. Da parte sua la difesa, avvocato Roberta Minotti, ha chiesto l’assoluzione: "Massimo Riella ha sempre ammesso le sue responsabilità – ha detto – perché vive nella totale illegalità in tutto: non indossa il casco, guida senza patente, non paga le tasse. Ma se dice di non aver commesso questa rapina, io gli credo". Ha poi fornito una diversa ricostruzione di quanto sarebbe avvenuto quella sera, collocando la rapina in un orario differente e mettendo in dubbio la descrizione fornita dall’anziana vittima. Sentenza alla prossima udienza.