Si annunciano mesi difficili per gli automobilisti e i frontalieri a causa dei lavori che interesseranno l’autostrada A9 fino al prossimo giugno. Praticamente una costante nel corso degli ultimi anni, a cui però si fa fatica ad abituarsi. La Lainate-Como-Chiasso collega la città metropolitana di Milano con la Svizzera riveste un’importanza fondamentale per il territorio, come via di collegamento per le merci che dall’Italia viaggiano verso il nord Europa e viceversa lungo un tracciato che misura complessivamente 31,5 chilometri.
Il tratto compreso tra la barriera di Como Grandate e il confine svizzero, presenta un’elevata densità di infrastrutture, caratteristica che rende complessa la pianificazione dei lavori. In soli 8,5 chilometri, di cui 2 in galleria e 1,3 su viadotto, sono presenti 5 gallerie a doppia canna e 7 viadotti. Quotidianamente circa 30.000 veicoli percorrono il tratto tra Como e Chiasso, per ognuna delle due direzioni di marcia.
Nell’ambito del piano nazionale di ammodernamento avviato da Autostrade per l’Italia a partire dal 2020 sulla A9 sono già stati investiti oltre 60 milioni di euro. I prossimi interventi in programma riguardano il tratto finale prima del confine. In particolare a metà febbraio si procederà con il piano nazionale delle barriere fonoassorbenti, con gli interventi che si svolgeranno di notte dalle 22 alle 6 del mattino, e con la messa in sicurezza del viadotto Fati dove verranno rinforzate le travi dell’impalcato e in questo caso il cantiere sarà aperto anche di giorno.
Il cantiere proseguirà poi fino alle festività dell’Ascensione e della Pentecoste, l’8 giugno, sarà consentito "il transito su una corsia per senso di marcia".