Sportivissimo: dalla neve al calcio, le auto da corsa, ma anche il parapendio e gli sport d’aria. E poi la moto. Le passioni di Luca Guastella, il ventottenne di Fino Mornasco, morto domenica nell’incidente avvenuto a Gargnano sul Garda, lungo la provinciale del lago di Valvestino, quando la sua moto ha urtato quella del fratello, che lo precedeva, ed è poi finita in una scarpata. Un incidente ancora da chiarire nei dettagli, in attesa degli accertamenti che vorrà disporre la Procura. Ma intanto la sua scomparsa è stata segnata dai messaggi di cordoglio di chi lo ha conosciuto. Originario di Casnate, aveva vissuto a Fino Mornasco, e di recente si era trasferito a Como con la sua compagna. Si era diplomato in elettrotecnica alla Magistri Cumacini di Como nel 2009 e lavorava in Svizzera, ma nel frattempo svolgeva volontariato alla Croce Rossa di San Fermo della Battaglia: ed è proprio un altro volontario che lascia un suo ricordo: "Croce Rossa è così – dice - Conosci una persona, un altro volontario, ti trovi a fare un piccolo percorso insieme, prima lui da allievo, lo ritrovi a fare il docente con te e poi lo hai come istruttore e le parti si invertono. E in un modo o nell’altro, uno ha sempre aiutato l’altro a crescere". E poi da Casnate: "Con la famiglia ha vissuto anche a Bernate – dice un’amica - È sempre stato un ragazzo molto presente anche nelle attività della parrocchia come nel gruppo teatrale Fuori dal Gregge. Con i suoi coetanei, aveva preso parte al ballo dei debuttanti. Un ragazzo pieno di energie". Ora si attende il via nulla osta della Procura per fissare la data dei funerali.
CronacaMorto dopo il volo nel dirupo. Lo sport e il parapendio: "Luca era pieno di energie"