PAOLA PIOPPI
PAOLA PIOPPI
Cronaca

Nei giardini di Hesse . Unità armonica tra cultura e natura

Al Museo di Montagnola, in Canton Ticino, una mostra temporanea. Il lavoro in orti e aiuole è sempre stato fonte di ispirazione per lo scrittore.

Una foto che testimonia la passione di Herman Hesse per il giardinaggio

Una foto che testimonia la passione di Herman Hesse per il giardinaggio

MONTAGNOLA (Canton Ticino)Per Hermann Hesse, uno dei più importanti scrittori di lingua tedesca del XX secolo, il giardinaggio e il lavoro nelle aiuole e negli orti è sempre stato qualcosa di più che un passatempo: per tutta la vita, lo ha considerato un equilibrio indispensabile per la sua scrittura e, allo stesso tempo, una fonte di ispirazione letteraria. Nei luoghi in cui ha vissuto, sul Lago di Costanza, a Berna o in Ticino, creò ovunque con dedizione giardini, diventati l’espressione del suo approccio alla vita e del suo profondo legame con la natura. Il Museo Hermann Hesse di Montagnola, in Canton Ticino, presenta ora due installazioni che affiancano la mostra temporanea "Nei giardini di Hesse": il "Padiglione da giardino" di Andrea Marioni e il "Compostavolo", progettato dagli studenti dell’Accademia di Architettura di Mendrisio. Entrambe le opere approfondiscono il rapporto tra giardino e consapevolezza e creano un’unità armonica tra cultura e natura, ispirandosi alla concezione di Hesse del giardino come luogo di rinnovamento e della natura come fonte di potere creativo. Partendo dai testi di Hesse, la mostra "Nei giardini di Hesse: tra compost, arte e consapevolezza", curata da Marcel Henry e Céline Burget, conduce nel presente dove, di fronte al cambiamento climatico, le domande sulla sostenibilità, la responsabilità e le risorse limitate si pongono con estrema urgenza.

Un percorso attraverso gli spazi verdi progettati e descritti da Hesse, illuminando il legame tra la sua attività letteraria e il lavoro fisico e sensoriale nel giardino. Affascinato fin da bambino dai narcisi e dagli abeti nel giardino dei suoi genitori, in seguito coltivò con entusiasmo aiuole di fiori e ortaggi, adattando continuamente la sua idea di giardino ideale, alle diverse circostanze della vita. Nei suoi testi, il poeta intreccia considerazioni ecologiche, filosofiche ed etiche che sono sorprendentemente attuali anche per i lettori di oggi.

"Nel giardinaggio – scrive Hesse nelle sue riflessioni – c’è qualcosa di simile alla presunzione e al piacere della creazione". Al centro della mostra c’è il compost, simbolo del ciclo della vita che influenzò profondamente Hesse. Il poeta non vedeva la decomposizione come un decadimento, ma piuttosto come la base per una nuova vita e una fase inevitabile di ogni sviluppo organico. In linea con questa idea, i curatori hanno deliberatamente lasciato la vecchia panchina da giardino di Hesse nel suo stato di degrado e l’hanno integrata nella mostra come un oggetto. Le due installazioni saranno allestite all’esterno del museo per tutta la durata della mostra, fino al 1° febbraio 2026. Info www.hessemontagnola.ch, aperto da aprile a ottobre tutti i giorni 10.30-17.30, da novembre a marzo sabato e domenica 10.30-17.30.

Paola Pioppi