Un anno dopo il primo tentativo, torna all‘asta l‘ex orfanotrofio di via Tommaso Grossi, per la terza volta messo all’incanto da Palazzo Cernezzi, con un prezzo che è stato fissato in 7 milioni e 277mila euro, il 25% in meno rispetto ai 9 milioni e 700mila euro che erano il prezzo di partenza fissato dodici mesi fa sulla base delle stime dei periti. Un vero e proprio affare per una struttura situata in pieno centro con una superficie di oltre 7.600 metri quadri, ai prezzi di mercato di oggi potrebbe fruttare dopo un’adeguata sistemazione anche dieci volte tanto. Palazzo Cernezzi però non ha queste risorse e ha deciso di rivolgersi ai privati che potranno avanzare le loro proposte da qui al 13 febbraio. C’è il via libera del Ministero della Cultura e della Soprintenza, la speranza è che questa volta si facciano vivi anche gli acquirenti, a differenza degli altri due tentativi d’incanto della Giunta guidata da Rapinese che si sommano a quelli, tentati prima di lui, da Mario Landriscina. A tener lontane le offerte sono da un lato gli investimenti, nell’ordine di alcune decine di milioni di euro e dall’altro i contenziosi legali con gli occupanti abusivi dell’immobile, che oltre a ulteriori costi rischiano di costare anni di contenziosi legali. Gli interessati devono sottoporre le offerte al notaio incaricato, seguendo le istruzioni presenti nel bando ufficiale pubblicato sui portali del Comune.
Ro.Can.