D’ora in poi sarà praticamente impossibile entrare in città con l’auto senza assicurazione o con la revisione scaduta e riuscire a tornare a casa senza multa o addirittura il fermo amministrativo del mezzo, come prevede il Codice della Strada in questi casi. Merito delle 90 telecamere in grado di leggere le targhe dei veicoli, grazie al server collegato con gli archivi del Ministero dei Trasporti e dell’Interno, oltre che del Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti (SCNTT). Il progetto costato oltre 1 milione di euro era stato avviato nel 2021 dalla Giunta Landriscina, ma è stato il sindaco Alessandro Rapinese a dare corso all’intervento stipulando l’appalto con l’azienda Comitel di Catania. Grazie alla collaborazione di prefettura e questura presto anche le banche dati delle forze dell’ordine potranno accedere al servizio. In mezza giornata sono stati già scoperti 450 automobilisti senza assicurazione. Nella mattinata di ieri è stata inaugurata anche la nuova sede della Motorizzazione Civile di Como e Lecco dopo l’intervento di rifunzionalizzazione dell’ex aula bunker realizzato dell’Agenzia del Demanio. L’edificio sarà utilizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che avrà a disposizione nuove piste di prova per i veicoli leggeri e i motocicli, uffici per i dipendenti, un’aula esami, archivi, una sala ristoro e una sala riunioni. All’evento hanno partecipato in collegamento il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, il direttore Regionale Lombardia dell’Agenzia del Demanio Massimiliano Iannelli, il direttore Generale Motorizzazione Stefano Fabrizio Riazzola e il Direttore Generale Territoriale Nord-Ovest, Antonello Persano. Per convertire l’edifico ai nuovi usi sono stati investiti 6 milioni di euro, intervento che ha permesso di liberare un immobile del FIP utilizzato fino a oggi dalla Direzione Generale Territoriale del Nord-Ovest del MIT. I lavori sono stati eseguiti secondo i più alti standard di sostenibilità energetica e ambientale per restituire alla collettività un edificio a basso impatto grazie a sistemi di gestione degli impianti a bassa emissione di CO2, l’utilizzo di energia primaria da fonti rinnovabili. L’aula bunker era stata realizzata nel 1985 per lo svolgimento di processi penali e, negli ultimi anni, era stata utilizzata come deposito del Tribunale di Como.
CronacaOcchi aperti su chi sgarra. Accese 90 telecamere