di Paola Pioppi
Un gruppo di sfegatati supporter dell’innocenza di Olindo Romano e Rosa Bazzi, decisi a far trapelare da Facebook, la loro verità sulla strage di Erba. Ad aprire gli occhi dei lettori, su chi fossero i veri colpevoli, a dispetto della condanna all’ergastolo, irrevocabile da anni, a cui sono andati incontro i due coniugi. La pagina su cui si scatenavano si chiamava “Olindo Romano e Rosa Bazzi innocenti“, ma non disdegnavano di estendere gli stessi commenti sotto le versioni web di articoli di giornale inerenti quella vicenda che sembra non avere mai fine. Ora l’amministratore della pagina – Paola Pagliari, 56 anni di Galbiate – e altri dodici commentatori distribuiti in tutta Italia, sono stati accusati di diffamazione: il fascicolo, che porta la firma del procuratore capo di Como, Nicola Piacente, è già andato incontro alla fissazione del processo davanti al giudice monocratico di Como. Tutti accusati di aver "offeso la reputazione Carlo, Pietro e Giuseppe Castagna", insinuando che Pietro e Giuseppe – che hanno presentato un esposto - fossero i veri colpevoli, e che il padre, Carlo, avesse perdonato gli assassini perché consapevole della responsabilità dei figli. Un particolare accanimento era stato mostrato da alcuni di loro a maggio 2018, quando era stata data la notizia della scomparsa di Carlo Castagna.