PAOLA PIOPPI
Cronaca

Uccise l’amico in casa senza un vero motivo: condannato a 16 anni

Oltrona San Mamette, Luca De Bonis colpì con un’unica coltellata Manuel Millefanti

Manuel Millefanti (a sinistra) e l'abitazione dove è stato trovato morto dalla madre

Manuel Millefanti (a sinistra) e l'abitazione dove è stato trovato morto dalla madre

Oltrona San Mamette (Como) – Al termine del processo che si è svolto con rito abbreviato, all’interno dell’aula del Gup Walter Lietti, la sentenza è stata identica alla richiesta del pubblico ministero: 16 anni di carcere.

Si è così concluso il primo grado di giudizio per l’omicidio di Manuel Millefanti, 43 anni di Oltrona, raggiunto da una coltellata al cuore il 22 gennaio 2024, all’interno della sua casa di via Marconi 4.

Imputato era Luca De Bonis, 35 anni di Appiano Gentile, arrestato poche ore dopo l’omicidio, e tuttora detenuto. Il pubblico ministero Antonio Nalesso ha contestato l’omicidio semplice, senza alcuna aggravante, oltre al porto di coltello utilizzato per il delitto, chiedendo la stessa pena stabilita dal giudice dopo poco più di un’ora di camera di consiglio.

Per contro, il difensore dell’imputato, avvocato Fabrizio Natalizi, aveva chiesto che venisse riconosciuto il reato di eccesso di legittima difesa, in considerazione del fatto che De Bonis aveva sostenuto di essere difeso per paura di un’aggressione da parte della vittima.

In subordine, era stato chiesta la riqualificazione in omicidio preterintenzionale. I criteri attraverso i quali il giudice è arrivato a questa sentenza saranno noti tra 90 giorni, quando saranno depositate le motivazioni. Nel frattempo ha disposto una congrua provvisionale a favore delle parti civili che si sono costituite nel processo, i familiari di Millefanti, rappresentati dall’avvocato Annalisa Abate.

Il legale

"In un processo per omicidio – ha commentato all’esito della sentenza - non ci sono né vincitori né vinti. Il dolore per la perdita di Manuel ha devastato una famiglia intera”. L’omicidio era avvenuto all’interno della villetta in cui viveva Millefanti, dopo ore passate a consumare alcol e droga. A tardissima ora, De Bonis aveva sferrato un fendente che aveva raggiunto la vittima al petto.

Senza motivi

Un’aggressione che l’imputato non ha mai saputo motivare, nemmeno quando è stato arrestato, al termine dell’indagine dei carabinieri del Reparto Investigativo di Como durata solo poche ore. De Bonis aveva più volte ribadito di essere stato aggredito dalla vittima, prima verbalmente, e poi spintonato.

Forse anche di aver ricevuto una sberla, senza capire, il motivo. Ha detto di aver avuto paura, e sentito la necessità di andare a cercare il coltello che aveva nello zaino per difendersi, sferrando quell’unica coltellata. Poi si era allontanato, lasciando Millefanti agonizzante, che era riuscito a chiamare la madre, chiedendo invano aiuto.  Paola Pioppi