Omicidio di Candido Montini: i Ris tornano a Garzeno. Cosa stanno cercando

Sono passate ormai tre settimane dall’assassinio del pensionato: le possibilità di successo dell’indagine passano dagli accertamenti scientifici

Carabinieri sul luogo del delitto a Garzeno

Carabinieri sul luogo del delitto a Garzeno

Garzeno, 15 ottobre 2024 – Una squadra dei Ris, specializzata per svolgere rilievi, è giunta ieri da Parma e ha raggiunto l’abitazione di Candido Montini in via ai Monti a Catasco di Garzeno.

Il luogo in cui martedì 24 settembre l’uomo è stato ucciso da una serie di coltellate, una delle quali gli ha trafitto la gola. Dopo i primi riscontri raccolti dal Nucleo investigativo dei carabinieri e i sopralluoghi, il corpo del pensionato, morto a 76 anni, è stato trasferito all’obitorio, dove si trova tuttora, e la casa è stata chiusa.

Il sopralluogo

Ieri è iniziato il lavoro dei carabinieri del Raggruppamento investigazioni scientifiche, che potrebbe proseguire anche oggi. L’obiettivo è isolare tracce ulteriori rispetto a quanto è stato individuato e raccolto fino a oggi, all’interno della casa dove una persona, al momento del tutto ignota, è entrata e ha ripetutamente accoltellato Montini.

Lasciandosi alle spalle certamente il sangue della vittima, ma forse anche il suo, quello di chi ha colpito più volte impugnando un coltello da cucina. Un omicida che in quella casa si è mosso, ha raggiunto la camera da letto dove è stata trovata una traccia di sangue vicino a una cassettiera.

La ricerca

Quello legato alla presenza di sangue è certamente l’aspetto più evidente, ma la ricerca dei carabinieri del Ris potrebbe portare a evidenziare la presenza anche di tracce biologiche di diversa natura, grazie all’esperienza nello svolgere i rilievi e alla dotazione di attrezzature specifiche.

Tre settimane dopo il delitto, in assenza di una pista privilegiata o di sospetti, la prosecuzione delle indagini si deve, per forza di cose, affidare alle tracce e al lavoro di analisi scientifica. Partendo dunque dall’abitazione e dallo spazio immediatamente esterno alla casa, dall’analisi delle tracce ematiche, dal portafogli vuoto e dal coltello trovati a poca distanza, gettati a terra.

Da una telecamera che potrebbe aver ripreso qualcosa di significativo, quel martedì nel primo pomeriggio.