Ad accorgersi della sua mancanza, nel primo pomeriggio di giovedì, sono stati i colleghi di lavoro. Sono andati a cercarlo, trovandolo senza vita riverso in un corso d’acqua, poco distante dalla Seride di via Gorizia, in cui stava lavorando. Fabio Mazzetto, 51 anni, residente a Mozzate, detto Fabietto, secondo i primi accertamenti sembrava essere stato vittima di un malore. Ma ora il magistrato di turno della Procura di Como, Giuseppe Rose, ha deciso di svolgere un accertamento autoptico. L’uomo si trovava all’esterno della ditta, con un soffiatore, per la rimozione delle foglie e lavori di manutenzione dell’area circostante il capannone. Ad un certo punto, i colleghi si sono resi conto che era sparito, che non lo vedevano da almeno mezz’ora, forse di più. Hanno prima cercato attorno alla ditta, poi si sono spostati verso le aree verdi circostanti, dove scorre un corso d’acqua. Lo hanno trovato lì, riverso a terra con la testa immersa e ormai deceduto. I soccorritori del 118 sono arrivati alle 15, confermando che per l’uomo non c’era ormai più nulla da fare, e ipotizzando un malore improvviso. La Procura ha tuttavia dato disposizione ai carabinieri di trattenere la salma, per consentire di fare accertamenti che possano escludere altre cause. Sul posto è intervenuto anche il personale di Ats Insubria per un sopralluogo delle condizioni di lavoro e delle mansioni. Paola Pioppi
CronacaOperaio trovato senza vita. Era riverso in un fiume, s’indaga