ROBERTO CANALI
Cronaca

Ospedale di Menaggio, è mobilitazione “Creiamo le condizioni idonee per salvare il Pronto soccorso”

Dopo le rassicurazioni dell’assessore regionale Bertolaso ora la parola passa ai sindaci. Obiettivo: agevolare la presenza di medici e infermieri, a cominciare dagli alloggi

L’ingresso dell’ospedale

L’ingresso dell’ospedale

Menaggio (Como), 23 marzo 2025 –  Dopo le rassicurazioni dell’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, sul mantenimento del Pronto soccorso all’ospedale di Menaggio, la palla passa ai sindaci chiamati a darsi da fare per creare le condizioni più idonee per agevolare la presenza di medici e infermieri, a cominciare dagli alloggi che in questa zona del lago soprattutto in alta stagione sono merce rara.

“Quanto prospettato dall’assessore Bertolaso va nella direzione di quanto auspicavamo. Servirà tanto impegno per concretizzare il progetto che è stato presentato, ma siamo fiduciosi per il futuro - spiega il sindaco Michele Spaggiari - La volontà di tutti è sempre stata quella che l’ospedale di Menaggio restasse un presidio per acuti, con le funzioni proprie di un presidio di questo genere. Il documento che abbiamo presentato ormai tre anni fa contiene le nostre richieste che possono essere realizzate solo con un progetto di sviluppo futuro che preveda tempi e modi certi per la sua realizzazione. Progetto che è sempre più necessario per dare una risposta sanitaria certa e sicura a chi vive qui e garantire ai milioni di turisti che ogni anno vengono a visitare il Lago di Como la sicurezza di un’assistenza medica in caso di emergenza ma non solo”. Nel marzo del 2024 il Comitato per la difesa dell’ospedale di Menaggio portò in Regione oltre 14mila firme per chiedere di non smantellare l’ospedale e conservare il servizi per gli acuti. “Grazie a chi non si è mai arreso, a chi si è battuto e ha combattuto, ha vigilato, protestato, proposto - sottolinea il sindaco di Tremezzina, Mauro Guerra - Ora cambia la fase, occorre un patto tra tutte le istituzioni e i cittadini, occorre lavorare insieme per realizzare un obiettivo finalmente condiviso, lasciandoci alle spalle anni di svuotamento e indebolimento. Se condividiamo l’obiettivo, come oggi abbiamo detto, ce la faremo”.