ROBERTO CANALI
Cronaca

Il Papa e il prete degli ultimi: don Roberto Malgesini, martire della carità. La “benedizione“ di Francesco può avvicinare la beatificazione

Como, in caso di martirio non è necessario il riconoscimento di un miracolo per avviare il processo

Il vescovo di Como Oscar Cantoni durante la messa in suffragio di don Roberto Malgesini

Il vescovo di Como Oscar Cantoni durante la messa in suffragio di don Roberto Malgesini

Como, 23 aprile 2025 –  Il Papa e il prete degli ultimi. C’è un filo rosso che lega Papa Francesco e don Roberto Malgesini, il sacerdote ucciso il 15 settembre del 2020 da un migrante senza fissa dimora che temeva di essere rimpatriato mentre stava caricando sulla sua auto i thermos di te e caffè da portare ai clochard che dormono per strada. Fu proprio il pontefice a definire don Malgesini “martire e testimone della carità”.

“Desidero ricordare in questo momento don Roberto Malgesini, il sacerdote della diocesi di Como che ieri mattina è stato ucciso da una persona bisognosa che lui stesso aiutava, una persona malata di testa – le parole pronunciate dal Santo Padre il 16 settembre del 2020 –. Mi unisco al dolore e alla preghiera dei suoi familiari e della comunità comasca e, come ha detto il suo Vescovo, rendo lode a Dio per la testimonianza, cioè per il martirio, di questo testimone della carità verso i più poveri. Preghiamo in silenzio per don Roberto Malgesini e per tutti i preti, suore, laici, laiche che lavorano con le persone bisognose e scartate dalla società”.

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Pochi giorni dopo sempre Francesco volle inviare il suo Elemosiniere, il cardinale Konrad Krajewski, al funerale di don Roberto Malgesini a Regoledo di Cosio, in Valtellina. Dal pulpito indicò don Roberto come un esempio per tutti i sacerdoti, chiamati a “vivere il puro vangelo”. Papa Francesco parlò di Don Roberto come di un “martire della carità”. Proprio il riconoscimento del martirio potrebbe abbreviare i tempi del processo di beatificazione perché in questi casi non è necessario il riconoscimento di un miracolo. A gennaio il vescovo di Como, Oscar Cantoni, ha annunciato l’intenzione di avviare formalmente il processo di beatificazione ritenendo che ci fossero “sufficienti premesse”.