
Un pastore tedesco
Como - Il cucciolo di pastore tedesco era stato consegnato alla coppia nel 2017, marito e moglie ce avevano deciso di far entrare un cane nella loro vita. Avevano certato un allevatore dal quale acquistarlo, e preso contatti con Daniela Carraro, 55 anni di Tradate, che gli aveva venduto un esemplare al prezzo di 1300 euro. Ovviamente, rassicurando gli acquirenti sulle buoni condizioni dell’animale. Ma poche settimane dopo averlo portato a casa, i due coniugi si erano resi conto che il cucciolo era malato, e che soffriva di una forma di epilessia. Avevano immediatamente ricontattato l’allevatrice segnalando il problema, e la donna si era offerta subito di sostituire il cane: una proposta che i padroni del piccolo pastore tedesco avevano rifiutato, perché a quel cucciolo si erano subito affezionati. Così il cane avevano deciso di tenerlo, e non trattarlo come un oggetto che si poteva rimandare indietro. Nel processo per truffa a cui è andata incontro la venditrice, in conseguenza della denuncia presentata dai due acquirenti, la donna è stata condannata a 8 mesi di reclusione. Per l’imputata, il difensore avvocato Emanuele Rosapinta aveva chiesto l’assoluzione.