Como, 7 novembre 2024 – Non è solo la decisione di vendere il cineteatro Politeama a far discutere, ma l’intero piano di alienazioni deciso dall’amministrazione di Como. Nel caso dello storico edificio di piazza Cacciatori delle Alpi a rinfocolare le polemiche è il radicale cambio di idee del sindaco Alessandro Rapinese, che un anno fa aveva rastrellato dai privati tutte le quote dell’immobile, già al 90% di proprietà del Comune, salvo poi decidere un anno dopo di liberarsene mettendolo all’asta.
Nella lista delle alienazioni però figurano anche due scuole, 125 parcheggi e l’ex centro migranti di Prestino, chiuso ormai da anni. “La struttura di via Sacco e Vanzetti è solo uno dei numerosi immobili che l’amministrazione ha messo in lista, quasi fosse un mercatino dell’usato. Ci tocca, purtroppo, ricordare al sindaco e alla giunta che il ruolo di un Comune sarebbe quello di erogare servizi ai cittadini a seconda delle necessità, non quello di vendere la città - spiega il segretario cittadino del Pd, Daniele Valsecchi - La struttura di via Sacco e Vanzetti nasce per sopperire all’emergenza abitativa che, in questo periodo, a Como, ha raggiunto livelli sconvolgenti. In questa città in cui è ormai difficilissimo trovare appartamenti a prezzi accessibili, una delle priorità di un Comune dovrebbe essere quella di provvedere affinché tutti possano avere un riparo”. La proposta dei Dem è riattivare la struttura e trasformarla in un centro di accoglienza per le persone in difficoltà, così com’era nel progetto originario.
“Fino al 2021 è stata destinata a richiedenti asilo politico. In seguito, la prefettura ha ottenuto un finanziamento dal Ministero per l’adeguamento della struttura per richiedenti protezione internazionale. Ha chiesto, dunque, nuovamente al Comune la struttura. La Giunta Rapinese con delibera 15 marzo dello scorso anno non ha accolto tale richiesta, assegnando l’immobile al settore politiche sociali per rispondere ai bisogni emergenti con particolare priorità ai servizi per disabili. Poi però non ha più fatto nulla in tale direzione e, ora, ha pensato bene di cederla al miglior offerente. Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione del fatto che questa amministrazione non conosce le priorità della città, che sta svendendo pezzo per pezzo”.