REDAZIONE COMO

Como, sferra un pugno a una poliziotta: arrestato un 30enne

È successo ieri sera, intorno alle 20.30 di ieri, in via Dante dopo che una volante ha fermato un uomo sospetto che camminava incappucciato

Agenti di polizia della questura di Como

Agenti di polizia della questura di Como

Como, 19 febbraio 2025 – Fermato per un controllo, ha reagito dando un pugno ad una poliziotta. Per questo un 30enne di origine nigeriana, irregolare sul territorio, con precedenti di polizia, una lunga serie di alias e senza fissa dimora, è stato arrestato. I reati contestati sono resistenza, violenza, oltraggio e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

È accaduto nella serata di ieri a Como. L'uomo è stato anche denunciato per aver fornito false generalità. Intorno alle 20.30 di ieri, una volante della polizia ha notato l'uomo in via Dante, mentre camminava frettolosamente con il capo coperto dal cappuccio della felpa.

Gli agenti hanno quindi deciso di procedere al controllo dei suoi documenti, ma una volta fermato ha iniziato a mostrare segni di insofferenza. Prima ha iniziato ad insultare i poliziotti, poi ha sferrato alcuni pugni nei confronti di una agente, provocandole contusioni poi giudicate guaribili con cinque giorni di prognosi.

Una volta in questura, è stata accertata la reale sua identità, con i suoi numerosi precedenti di polizia e i numerosi alias, declinati dall'uomo nei vari controlli passati, oltre al permesso di soggiorno scaduto. Quindi l’arresto.

“La consapevolezza di non dover mai rispondere, se non in modo blando, per le violenze nei confronti degli operatori delle forze dell'ordine fa sì che questi episodi irragionevoli, che mettono a repentaglio non solo la sicurezza dei cittadini ma anche di chi veste una divisa, continuino incessantemente”, ha commentato il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, secondo il quale è urgente e necessaria “una protezione per chi svolge una funzione pubblica”. “Ci aspettiamo dalla politica e dalle Istituzioni risposte celeri. Da tempo invochiamo l'approvazione del Ddl Sicurezza, approvato alla Camera dei Deputati ma ancora fermo al Senato, perché contiene norme più severe per chi usa violenza a pubblico ufficiale, ma anche aggravanti per lesioni gravi, nonché bodycam per tutti gli agenti”, ha concluso Paoloni.