PAOLA PIOPPI
Cronaca

Bella vita con i soldi della Croce Rossa di Como: a processo l’ex presidente

Matteo Fois è accusato di peculato. Secondo la Finanza, utilizzava i soldi del Comitato per spese personali generando un danno erariale di 260mila euro

L'operazione condotta dalla Guardia di Finanza

L'operazione condotta dalla Guardia di Finanza

Como, 8 aprile 2025 - Un danno erariale di 260mila euro. È stato quantificato dai finanzieri del Comando Provinciale di Como a conclusione delle indagini delegate dalla Corte di conti, scaturite dall’apertura del fascicolo penale della procura di Como e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Como, nei confronti dall’ex presidente della Croce Rossa di Como e legale rappresentante dei Comitati locali di Lipomo e Como, Matteo Fois, 49 anni.

L'accusa 

Accusato di peculato, è attualmente a processo, mentre ha recentemente patteggiato un anno e sei mesi un ex dirigente amministrativo dell’Ente. Gli approfondimenti della Procura contabile, che hanno riguardato il periodo 2014-2020, e il depauperamento patrimoniale risentito dal Comitato Croce Rossa Italiana di Como.

L’indagine

In particolare, gli accertamenti si sono focalizzati sulla cattiva gestione delle risorse, con significativi esborsi da parte dei diversi Comitati locali per le spese legali e giudiziarie relative al recupero delle somme loro spettanti trattenute indebitamente dal Comitato provinciale di Como.

Un altro aspetto ha riguardato, in sintesi, la quantificazione dei costi sostenuti dai Comitati locali, soprattutto quelli di Cantù, Lomazzo e Uggiate Trevano, per l’ottenimento dei rimborsi che il Comitato di Como riceveva dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza per garantire il servizio 118, e che non riversava per intero, generando una sofferenza agli Enti territoriali, che si sono trovati non più in grado di far fronte alle spese correnti.

Il danno erariale

Il calcolo del danno erariale per il peculato ha invece preso in esame i rimborsi spese ingiustificati, l’utilizzo di carte di credito per spese personali e l’acquisizione di autovetture a prezzi irrisori.

Le spese richieste a rimborso da Fois, non spettanti - per esempio ticket restaurant - sono oltre 12mila euro. Criticità sono emerse anche dall’esame delle spese fatte con le carte di credito aziendali per trasferte e acquisti online non documentati.

Il trucco

Dalle indagini è inoltre emerso un sistema illecito, ideato dal Presidente e realizzato con la compiacenza di una società emiliana specializzata nella vendita di ambulanze, basato sulla ripetuta sovrafatturazione degli automezzi che il Comitato acquistava ovvero sulla sottofatturazione di quelli che dismetteva.

Venivano così accantonate somme dal concessionario, definite “bonus”, che Fois utilizzava per acquistare autovetture per sé o per i suoi familiari: una Renault Clio, un Audi A1 e un Volkswagen Multivan.

Vendita di autoveicoli donati e conclusione

Infine, due autoveicoli donati dai Vigili del Fuoco alla Croce Rossa per attività istituzionali, un Mitsubishi Pajero e un Land Rover Discovery, dopo essere stati dichiarati non impiegabili per l’attività associativa, sono stati acquisiti a titolo gratuito dal presidente per poi essere venduti a un fornitore della Croce Rossa di Como ad un prezzo rispettivamente di 13mila e 6000 euro.