PAOLA PIOPPI
Cronaca

Presa a colpi di portiera. L’ex finisce in carcere

L’uomo di 56 anni di Appiano Gentile non si arrendeva alla fine della relazione. Lei, 47 anni, era continuamente pedinata, perseguitata e infine aggredita.

La prima denuncia lo scorso 28 febbraio ai carabinieri di Appiano

La prima denuncia lo scorso 28 febbraio ai carabinieri di Appiano

La prima misura adottata nei suoi confronti era stata poco invasiva e ritenuta adeguata alle condotte tenute fino a quel momento, nella speranza che fosse sufficiente a fargli comprendere che i suoi atteggiamenti persecutori nei confronti dell’ex compagna avevano superato il limite. All’uomo, 56 anni residente ad Appiano Gentile, era stato notificato un ammonimento del Questore di Como. Ma nel giro di qualche settimana, anziché migliorare, le cose erano precipitate, i comportamenti dell’uomo diventati sempre più molesti e preoccupanti, fino a essere portato in carcere, davanti alla necessità di tutelare la vittima, da un soggetto che non stava dimostrando nessuna capacità di autocontrollo.

Giovedì mattina i carabinieri di Appiano Gentile, lo hanno rintracciato a Busto Arsizio, dove si era trasferito negli ultimi tempi, per poi portarlo al Bassone di Como, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Como. Erano stati gli stessi militari a chiedere la misura restrittiva, dopo aver raccolto le denunce e i racconti della vittima, una donna di 47 anni, perseguitata e continuamente pedinata dall’ex compagno, che non voleva accettare la fine della loro relazione.

La prima denuncia da parte della ex era stata presentata lo scorso 28 febbraio ai carabinieri di Appiano. Era stato emesso un provvedimento di ammonimento del Questore, che non è minimamente servito come deterrente: l’uomo ha continuato a seguire la compagna, e il 7 marzo, dopo essersi appostato sotto casa, l’aveva avvicinata cercando di strapparle il cellulare. Era poi risalito sulla sua auto e, dopo averla minacciata, mentre ripartiva aveva aperto la portiera colpendo la donna al petto, causandole lesioni per le quali è andata incontro a una prognosi di dieci giorni.

La stessa sera, la donna aveva presentato ai militari l’integrazione di denuncia, da cui è partita la richiesta di emissione della misura cautelare, motivata dall’aggravamento della violenza e dell’invasività dei comportamenti del cinquantaseienne, che il giudice ha accolto.

Paola Pioppi