
La Casa dei Pescatori com’era fino al 2015, sotto la scatola del cantiere
Pusiano (Como) – Dieci anni con il mostro in riva al lago. Mentre Pusiano dedica a Segantini un percorso e una serie di iniziative, proprio lì dove il maestro del divisionismo italiano realizzò le opere del “periodo brianzolo”, un’enorme scatola di metallo nasconde quello che non esiste più dell’antica Casa dei pescatori, la dimora del 1.400 malamente abbattuta senza alcun rispetto per la rilevanza storica e paesaggistica di quel bene che completava il lungolago, proprio accanto a Palazzo Beauharnais.
Davanti alla “Cà di Pescadur” Segantini ebbe l’ispirazione per la sua “Ave Maria a Trasbordo”. Chissà se tornerà al suo posto il San Giuseppe che da una teca ha vegliato per tanto tempo sullo specchio d’acqua, prima che il braccio di una ruspa facesse scempio di quei muri costruiti seicento anni fa. “La Casa dei pescatori tornerà quella di prima”, commentò la proprietà dopo l’abbattimento del quale si occupò la Soprintendenza, che bloccò il cantiere, e pure il Tribunale di Como con un processo. Dieci anni dopo la scatola è ancora lì, un pugno negli occhi per chi osserva il paese dal lago o dalla sponda di Bosisio Parini e un pessimo biglietto da visita per Pusiano che nel frattempo sta rinascendo dopo aver eliminato il traffico di mezzi pesanti che sfioravano le case lungo la vecchia Como-Lecco, sostituita dalla variante in galleria.
Nel 2015 la Casa dei Pescatori fu acquistata da Egirent, società dell’imprenditore Egidio Motta che ha i diritti di pesca e navigazione sul lago di Pusiano. Doveva essere ristrutturata per trasformarla nella sede operativa. Prima dell’inizio dei lavori la casa era identica a sei secoli prima. In una sola sera venne rasa al suolo. “Hanno distrutto un bene di grande valore - disse l’allora sindaco Andrea Maspero -. Quello che ci interessa in paese è evitare un cantiere infinito proprio in riva al lago”. Puntualmente è quello che è successo fino ad oggi.
E ora? “L’indicazione è che torni ad essere la Casa dei pescatori che conoscevamo, ovviamente una ricostruzione fedele, e a breve la Soprintendenza dovrebbe dare le ultime indicazioni - spiega il sindaco di Pusiano Fabio Galli -. L’obiettivo che ci eravamo dati era quello di farla ricostruire e riavere il lungolago entro la fine del nostro mandato. Il cantiere è complicato, per ora hanno ricostruito il primo piano e ci vorranno ancora un paio di anni probabilmente. Bisogna bilanciare l’aspetto storico e di tutela con quello che è un dato di fatto: nel 2025 non si può più costruire come nel 1400, ma c’è la spinta per riprendere in modo deciso”.