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Rabbia e paura della ragazza accoltellata dall'ex a Giussano: Said vada in cella e buttino la chiave

"Voleva uccidermi. Me lo scriveva su TikTok. Diceva che mi avrebbe accoltellato per 77 volte”. Cherrah al magistrato: il nostro è un amore tossico. Non volevo ucciderla

L'aggressore Said Cherrah e il luogo dell'accoltellamento

L'aggressore Said Cherrah e il luogo dell'accoltellamento

Como, 11 dicembre 2024 - "Voleva uccidermi. Me lo scriveva su TikTok. Diceva che voleva vedere il mio sangue, che mi avrebbe accoltellato per 77 volte. E quando è scappato ha avuto il coraggio di telefonare a mio padre per dirgli che mi aveva ammazzata e che andasse a prendere il mio cadavere".

Parla così, intervistata da La Provincia di Como, la 24enne accoltellata lunedì scorso a Giussano, in Brianza, fuori da un centro commerciale  dall'ex fidanzato Said Cherrah, di 26 anni, poi arrestato per tentato omicidio.

"Ho paura, sì, paura di morire - aggiunge la giovane - Il mio futuro sta nella speranza che lo rinchiudano in prigione. E buttino via le chiavi. Non voglio morire per causa sua".

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La versione di Said Cherrah

"Avevamo appuntamento, abbiamo mangiato la pizza poi siamo andati in auto a parlare. L'ho aggredita, ho usato anche il cavo Usb attorno al collo. Il coltello l'ho preso dalla sua auto. L'ho colpita e poi ho chiamato i carabinieri, a loro ho detto che per me era morta, non respirava più. Mi dispiace di quello che è successo, il nostro è un amore tossico. Le ho messo le mani al collo, ma non la volevo uccidere, poi

ho perso il lume della ragione”,  ha spiegato Cherrah che al suo legale aveva riferito di stare ancora insieme alla giovane. Il  26enne di origine marocchina ha confessato ma fornendo alla gip di Pavia, Maria Cristina Lapi, una versione diversa da quella della vittima che nega di avere concordato l'incontro lunedì nel parcheggio del centro commerciale di Giussano. Al termine dell'interrogatorio, al 26enne è stata notificata la misura cautelare in carcere come voluto dalla  pm Diletta Balduzzi mentre il suo avvocato. Roberto Gritti,  aveva chiesto i domiciliari e l'alleggerimento dell'accusa in lesioni.  

Aggressione “scritta”

Un’aggressione quanto mai prevedibile, visti i precedenti specifici di Said Cherrah, come ha spiegato l’avvocato della ragazza: “Aveva detto 'ti ammazzo e ti rovino con l'acido’, ci ha provato con l'acido e adesso si vede che è passato alla fase successiva”.

Primo arresto  

Atteggiamento e comportamenti che avevano portato a un primo arresto nell’agosto del 2023, quando Cherrah viene arrestato dopo una frequentazione di cinque mesi dopo due denunce presentate dalla ragazza, successivamente Said era stato sorpreso fuori dalla caserma dei carabinieri con in mano un cric e portato in carcere, per poi finire ai domiciliari a Broni per un mese. Misura poi trasformata in obbligo di dimora e divieto di avvicinamento e di comunicazione con la ex compagna e i suoi familiari.

L’acido

Ma il 21 novembre 2023, la giovane viene aggredita con l’acido, subito dopo aver presentato una nuova denuncia, accusando Said di avere violato il divieto di avvicinamento. Cherrah viene identificato e arrestato e nei suoi confronti vengono emesse due ordinanze di custodia cautelare. A febbraio inizia il processo e Cherrah viene messo ai domiciliari. Lunedì il permesso d’uscita con l’obbligo di non lasciare i luoghi stabiliti ma lui invece dal Pavese ha raggiunto l’ex compagna in Brianza tentando di ucciderla.