
L'immagine dei vandali in azione
Monguzzo (Como), 24 giugno 2015 - Vandali scatenati al centro studi del Parco Valle Lambro, il "Casin del lago" preso di mira dai writers che non hanno esitato a danneggiare l'impianto di sorveglianza per poter agire indisturbati. Una denuncia contro ignoti è stata presentata dal Parco della Valle del Lambro, ai carabinieri di Lurago d’Erba. Da un anno e mezzo a questa parte l’edificio didattico di proprietà del Parco della Valle del Lambro ha subito tra danneggiamenti, atti vandalici e furti, una decina di incursioni diverse.
Da gennaio 2014 a oggi in riparazioni l'ente ha sostenuto spese per oltre 20 mila euro. Circa 9 mila euro sono stati stanziati per sostituire il materiale danneggiato, rubato o rovinato: porte, infissi ma anche materiale didattico usato con le scuole per i programmi di educazione ambientale del Parco, come microscopi, registratori e cavalletti. A questi vanno poi aggiunti i costi sostenuti per aumentare la sicurezza: non solo sono state posizionate porte blindate agli accessi, ma alle finestre sono state applicate delle inferiate. Inoltre è stato montato un sistema di videosorveglianza con telecamere, dei radar perimetrali che avvertono in caso di intrusione un servizio di vigilanza privata.
Le videocamere posizionate attorno all'edificio hanno filmato i vandali in azione: due minuti in tutto che sono bastati per rompere i sensori dell'allarme e imbrattare uno dei muri. La Guardia Giurata è giunta sul posto in circa un quarto d’ora ma non ha trovato nessuno: proprio per evitare nuovi raid vandalici, con l’istituto di vigilanza sono state predisposte nuove uscite speciali , tra cui alcune notturne. Già risistemati e riposizionati i sei sensori perimetrali a barriera distrutti a martellate.
"Casin del Lago, come la maggior parte delle strutture del Parco della Valle del Lambro, ha una finalità didattica: nascono e funzionano per insegnare il rispetto della natura alle nuove generazioni. Tutelarle e mantenerle in perfetta efficienza è una delle nostre priorità: negli 18 mesi abbiamo cercato di mettere in atto tutti i sistemi di difesa per salvaguardare il patrimonio del Parco – ha la presidente, Eleonora Frigerio – Questo purtroppo non è bastato. Per questo chiediamo la collaborazione dei cittadini, per aiutarci a segnalare tempestivamente i danneggiamenti alle forze dell'ordine".