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Le aggressioni avvenivano spesso nelle stazioni ferroviarie
Rovello Porro (Como) - Una serie serratissima di rapine a coetanei, ma anche danneggiamenti e furti all’ordine del giorno. Una piccola banda composta da due quindicenni e un sedicenne residenti a Rovello Porro e Rovellasca, su cui da mesi indagavano i carabinieri della stazione di Turate, arrivati ieri a eseguire l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Minori di Milano, che ha portato due di loro in carcere al Beccaria e il terzo in comunità, in regime di stretta sorveglianza. Sono accusati di una quantità di episodi, a partire da dicembre scorso, commessi in diversi Comuni della Bassa Comasca, a Como e nel Milanese, avvenuti soprattutto all’interno delle stazioni ferroviarie o sui treni. Ragazzini loro coetanei circondati, minacciati e rapinati, soprattutto di telefoni cellulari o accessori tecnologici, ma in realtà anche di beni di poco valore.
Reati che nelle ultime settimane, quando si era iniziato a capire che a commettere furti, rapine e danneggiamenti era sempre lo stesso gruppetto, avevano alimentato allarme e rabbia tra i residenti. I carabinieri hanno raccolto una seria di elementi a dimostrazione del coinvolgimento dei tre minorenni, delineando anche un dettagliato quadro sulla loro personalità: ragazzi con uno stile di vita deviato, privi di autocontrollo e insofferenti verso le regole della civile convivenza. Man mano, si dimostravano sempre più disinvolti, avevano messo a punto un modo di agire sempre uguale, lasciandosi alle spalle paura e sudditanza psicologica nelle giovanissime vittime. C’è tuttavia la possibilità che alcune vittime non siano state individuate per la paura o la vergogna di denunciare: la conclusione di questa indagine è un messaggio anche per loro, per spingerli a fidarsi aiutando inoltre chi indaga a mettere fine a fenomeni di questo genere.