L’inaugurazione dell’anno giudiziario rappresenta l’occasione per tracciare l’andamento dell’attività e nello specifico nel circondario di Bergamo, nel periodo luglio 2022/giugno 2023. Dai dati, come evidenziato nella relazione del procuratore aggiunto Maria Cristina Rota (foto) facente funzione, emerge l’aumento di episodi in materia di usura, estorsione, furti con autore ignoto, violenza sessuale, pornografia minorile e anche di infortuni, anche mortali commessi con violazione delle norme in materia di circolazione stradale. E in questo trova sponda anche l’allarme lanciato a Brescia dal procuratore generale Guido Rispoli. Nella sua relazione di aperura ha trovato spazio anche un commento proprio sul fenomeno degli infortuni. A Bergamo, nell’anno giudiziario (luglio 2022/giugno 2023), quelli mortali sono stati 4 (erano stati 6 nel precedente periodo) definiti tutti con richiesta di rinvio a giudizio. Ma ad aumentare in modo significativo sono stati gli infortuni con lesioni come conseguenza: da 68 a 81. A Bergamo (e Cremona) sono aumentati parecchio anche gli omicidi stradali: 44 rispetto ai 29 del periodo precedente.
Gli omicidi volontari a carico di noti sono stati 7 (erano 9), quelli commessi in ambito famigliare 4 (era 1). Per quanto riguarda i reati di violenza di genere, nel periodo d’interesse sono stati iscritti 1383 procedimenti per i reati di gruppo e definiti 1194 di cui 622 con richiesta di archiviazione, 424 con rinvio a giudizio o giudizio immediato, 5 con patteggiamento e 19 con decreto penale di condanna. Numerosi sono stati inoltre i procedimenti in materia di maltrattamenti in famiglia e stalking e in materia di violenza sessuale. Sono stati richiesti 61 incidenti probatori, 74 proroghe di termini di indagini preliminari e 95 richieste di misure cautelari. In crescita anche i reati contro i minori; 21 i procedimenti iscritti, in aumento nel raffronto tra i periodi (erano 7 in quello precedente) mentre sono stati registrati due casi di violenze di gruppo, pure in aumento rispetto all’anno precedente. Si è registrato anche un significativo innalzamento dei reati in materia ambientale, ciò anche per l’elevato concentramento di insediamenti industriali sul territorio. Per quanto riguarda i reati in materia di rifiuti, sono stati iscritti 70 procedimenti (erano 53 per il periodo precedente). F.D.