Nessun nuovo assessore, ma una redistribuzione delle deleghe tra gli assessori già presenti in Giunta. È questa la via scelta dal sindaco Alessandro Rapinese per risolvere il problema che era sorto dopo l’addio di Nicoletta Anselmi, che aveva deciso di farsi da parte per "problemi famigliari", e la “bocciatura“ di Francesca Romana Quagliarini le cui deleghe erano state revocate per decisione dello stesso primo cittadino. Dopo aver gestito per una decina di giorni sedici deleghe, un vero e proprio record, il sindaco ha deciso di riassegnare le competenze tra i componenti della squadra al governo della città.
Alla vicesindaco Nicoletta Roperto che già gestiva politiche educative, sociali, abitative, volontariato e asili nido adesso andranno anche le competenze dell’ex collega Quagliarini, ovvero politiche giovanili, pari opportunità, diritti civili, quartieri e partecipazione. Ad Alberto Fontana le deleghe per gli affari legali, bandi e contratti, legalità, trasparenza, lotta alle mafie, servizi demografici ed elettorali, servizi amministrativi cimiteriali. Michele Cappelletti si occupa di partite Iva, commercio, Suap, decoro urbano e protezione civile, ambiente. A Maurizio Ciabattoni il compito di seguire l’edilizia privata, i lavori pubblici, le politiche energetiche, le reti e il settore acque e strade. Monica Doria si occupa di bilancio, tributi, partecipate ed economato, finanziamenti pubblici, comunitari e sponsorizzazioni. Enrico Colombo è stato incaricato di occuparsi di cultura e turismo. Infine Chiara Bodero Maccabeo verde, parchi e giardini, rapporti con il Consiglio comunale, comunicazione e URP, eventi, marketing territoriale e rapporti con Università.
Ro.Can.