DANIELE DE SALVO
Cronaca

Lecco, precipita dal Resegone: muore sotto gli occhi degli amici

Salvatore Di Muro stava salendo al rifugio Luigi Azzoni e la Punta Cermenati poco più sopra, sulla cima del monte simbolo di Lecco

Inutile l’intervento dell’elisoccorso partito dal Papa Giovanni XXIII e del Cnsas di Lecco

Lecco, 11 ottobre 2020 - Doveva essere una bella giornata in montagna tra amici, quella di ieri tra un gruppo di piacentini, ma una banale caduta l’ha trasformata in tragedia. La sciagura si è consumata nel primissimo pomeriggio, poco dopo le 13.30, lungo il sentiero 1 sulle pendici del Resegone. A perdere la vita è stato Salvatore Di Muro, 59 anni di Piacenza. Insieme ad alcuni conoscenti stava salendo verso il rifugio Luigi Azzoni e la Punta Cermenati poco più sopra sulla cima del monte simbolo di Lecco.

Lui chiudeva il gruppo in coda agli altri: quanti lo precedevano subito avanti hanno riferito di aver sentito il rumore del terriccio smosso sotto i suoi piedi tipico delle scivolate, una frase incomprensibile strozzata, troncata a metà, e poi un tonfo sordo: si sono girati e lo hanno visto ruzzolare inerme per qualche metro prima di fermarsi esanime in una pozza del suo stesso sangue che gli grondava dalla testa.

È subito scattato l’allarme. Si sono messi immediatamente in marcia i volontari del Soccorso alpino della stazione di Lecco della XIX Lariana, mentre dal Papa Giovanni XXIII sono decollati i sanitari dell’eliambulanza di Bergamo che poi hanno imbarcato a bordo i tecnici del Cnsas per raggiungere insieme il più in fretta possibile il luogo dell’incidente. I soccorritori però non hanno potuto nulla, se non constatare il decesso del 59enne.

"Da quanto abbiamo compreso è scivolato e caduto di testa per quattro o cinque metri in un punto non impegnativo né esposto", spiega Giuseppe Rochi, capostazione del Soccorso alpino di Lecco, dove è stata trasferita con l’elisoccorso la salma della vittima in attesa dell’arrivo dei familiari per il riconoscimento ufficiale e per restituire loro il feretro.

Quest’anno sul Resegone sono morte tre persone: a gennaio ha perso la vita Massimiliano Vaira, 48 anni di Asti, precipitato in fondo a un canalone della Val Caldera dopo aver affrontato la ferrata Gamma 2 nonostante fosse chiusa, mentre a settembre è morta Margherita Colombo, studentessa milanese di 17 anni. Pure lei stava percorrendo il sentiero numero 1 con i suoi amici e nemmeno loro hanno assistito alla sua caduta perché si trovava in coda al gruppo proprio come accaduto al 59enne piacentino.