ROBERTO CANALI
Cronaca

Riapertura condizionata. Nuova polemica al nido

Como, l’amministrazione ha imposto di confermare le iscrizioni entro 48 ore. La rabbia dei genitori: "Si rispettino le indicazioni del Consiglio di Stato".

Riapertura condizionata. Nuova polemica al nido

Rischia di tradursi in una vittoria di Pirro per i genitori dei bimbi dell’asilo Magnolia la decisione del Consiglio di Stato di bloccare il provvedimento di chiusura definitiva. Alla soddisfazione dei giorni scorsi è infatti subentrato lo sconforto perché il Comune, in attesa della decisione del Tar alla quale è stata rimandata l’intera questione, ha deciso di mettere dei paletti strettisimi alle famiglie.

In una mail inviata ieri ai soli genitori dei bambini che avevano espresso riserve di fronte alla volontà di trasferire i loro piccoli, gli stessi che hanno presentato e pagato il ricorso, è stato chiesto di confermare entro 48 ore la loro volontà, specificando però che in via Passeri "non ci sarà alcuna cucina interna e che la selezione del personale educativo e ausiliario, per esigenze organizzative, avverrà solo a conclusione della procedura in essere".

Se non un servizio a metà di sicuro una ripartenza con il freno a mano tirato, tanto da indispettire i genitori che hanno rivolto un appello al sindaco Alessandro Rapinese e alla dirigente. "Il Comitato Como a misura di famiglia ha appreso che il Comune non riaprirà le iscrizioni all’asilo nido Magnolia per i nuovi iscritti a partire da settembre 2024. Le iscrizioni di aprile non prevedevano, per i nuovi iscritti, la possibilità di scelta del nido Magnolia e diversi cittadini hanno optato per una scelta alternativa. Ora che la delibera è sospesa – aggiunge il Comitato – è diritto dei genitori decidere dove iscrivere i propri bimbi. Chiediamo quindi modalità opportune e tempi corretti per rispettare le volontà delle famiglie". Secondo le famiglie in questo modo non verrebbe rispettata la "continuità educativa", ovvero il motivo che ha spinto il Consiglio di Stato a sospendere il provvedimento di Palazzo Cernezzi. "Una pagliacciata, che conferma ancora una volta lo stile di questa amministrazione, ferma sulle proprie posizioni, vendicativa, irrispettosa verso i cittadini – intervengono a gamba tesa i consiglieri comunali del PD Patrizia Lissi, Stefano Legnani, Stefano Fanetti ed Eleonora Galli – L’iscrizione al nido venga riaperta, non solo per i 13 bambini che avrebbero potuto frequentare l’ultimo anno, ma per tutti".