
I dirigenti di Ora C’è
Cirimido (Como) - Per poter lavorare in piena sicurezza hanno sviluppato una tecnologia presa in prestito dagli aeroporti: uno speciale scanner a raggi X realizzato dalla Gilardoni in grado di leggere e catalogare con precisione assoluta cosa c’è all’interno dei grandi sacchi contenenti i rifiuti da cantiere. Ribattezzato "Green scan" è questo il cuore dell’impianto per lo smaltimento di rifiuti industriali inaugurato ieri in via Europa a Cirimido. "Uno dei problemi più grandi, che colpisce il settore dello smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi da costruzione e demolizione, è legato alla tracciabilità degli stessi e, come diretta conseguenza, alla sicurezza durante le fasi di lavorazione e trasporto – spiegano Claudio Lombardi e Pasquale Taronna, rispettivamente amministratore delegato e direttore commerciale dell’azienda Ora C’è –. Troppo spesso, infatti, accade che autorità locali ed europee si trovino a dover intervenire a causa di materiali che circolano sulle strade senza rispettare gli standard di sicurezza e tutela ambientale imposti dalla legge, rendendo difficoltosa una corretta gestione di tali rifiuti.
«Smaltimento 3.0» è il primo impianto sviluppato e brevettato per garantire qualità, tracciabilità e sicurezza". Anzitutto per i lavoratori che non dovranno temere per esplosioni o contaminazioni perché gli scarti sfusi o racchiusi in ceste, fusti e big bags verranno identificati con sicurezza anche tra i resti delle lane minerali e l’amianto friabile. Non solo, a ogni rifiuto in entrata verrà attribuito un Qr code o barcode che sarà una sorta di carta d’identità elettronica del rifiuto, con la possibilità di controllare e anche scartare dalla linea di lavorazione che non contengono materiali non conformi. "Vogliamo creare una filiera di lavorazione e di trattamento in cui si riesca a valutare l’integrità e la qualità dei materiali, garantendo una tracciabilità completa, dal sito produttivo fino al sito di conferimento. Questo comporta sicuramente un netto incremento della sicurezza durante le lavorazioni successive e del trasporto di tali materiali, con l’obiettivo ultimo di ottenere un rifiuto che potrà essere rigenerato e riciclato".
Alla fine i rifiuti in arrivo dai cantieri sono compattati in grosse balle che poi conferite alla discarica finale, con la garanzia della più completa tracciabilità. "L’impianto è stato pensato anche per fornire un rifiuto che potrà essere sottoposto a recupero – concludono i titolari –. Anche in questo settore occorre un nuovo approccio che apra all’economia circolare". Una rivoluzione da toccare con mano attraverso le visite all’impianto, organizzate nella giornata di oggi dalle 10 alle 12 insieme ai tecnici di Ora C’è.