PAOLA PIOPPI
Cronaca

La rinascita di Farzad: fuggito dall’Afghanistan, oggi è assistente dentista

Cantù, nell’arco di un anno il rifugiato è stato assunto a tempo indeterminato Il direttore di Caritas Ambrosiana: "Una piccola storia che restituisce la speranza"

Cantù (Como) – Farzad è un giovane dentista afgano, che si è laureato nel suo Paese, ed è arrivato in Italia a maggio 2023. Dopo aver ottenuto lo status di rifugiato, è stato assunto come assistente alla poltrona dalla dottoressa Maria Grangia, titolare dell’omonimo studio medico di Cantù. È il primo caso di assunzione a tempo indeterminato di un rifugiato proveniente direttamente dai corridoi lavorativi. Una storia incoraggiante, che si spera possa essere la prima di altri casi simili, e per la quale mercoledì, in vista del 20 giugno, Giornata mondiale del rifugiato, la dottoressa Grangia ha ottenuto a Roma il conferimento, da parte della sezione italiana dell’Unhcr - Alto Commissariato Onu per i rifugiati, del Premio ’Welcome’, riservato a realtà imprenditoriali sensibili al tema dell’inserimento lavorativo di migranti e rifugiati.

Il buon esito di questa vicenda si deve al progetto ’Eu Passworld - Corridoi lavorativi per rifugiati’, promosso da Caritas Italiana e Consorzio Communitas in accordo con Unhcr e cofinanziato dal fondo Amif. Farzad era stato costretto a fuggire dal suo paese a causa di un concreto pericolo di persecuzione da parte dei Talebani, per le manifestazioni di piazza a cui aveva partecipato nel 2021 e 2022. Una volta in Pakistan, grazie al progetto dei Corridoi lavorativi, aveva seguito corsi di lingua italiana e di preparazione all’ingresso nel mondo del lavoro, incontri on line con aziende e colloqui di selezione con potenziali datori di lavoro. Una volta in Italia, è stato supportato dalla parrocchia di Figino Serenza e la cooperativa sociale Novo Millennio. Farzad è uno dei cinque beneficiari del progetto accolto da Caritas Ambrosiana e dal suo sistema; gli altri hanno compiuto o stanno compiendo un percorso di ingresso nel mondo del lavoro: Caritas Ambrosiana accoglie i beneficiari dei Corridoi dal 2018 ha seguito la traiettoria di inserimento di circa 50 persone.

«Sono piccoli numeri , lo sappiamo – commenta Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana – ma i Corridoi sono dimostrazioni del fatto che canali regolati e sicuri di ingresso in Italia e in Europa, sottratti alle mafie che governano il traffico di esseri umani, sono praticabili e fruttuosi. Anche per le comunità, addirittura per le università e le imprese dei territori in cui migranti e rifugiati si inseriscono".