Si riorganizza per diventare più efficiente il Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna, destinato a diventare più grande e più ordinato. Oggi ci sono due accessi, uno dedicato in via esclusiva ai codici in emergenza-urgenza portati in ambulanza e il secondo per tutti gli altri codici e per i pazienti che giungono autonomamente. La prima novità è la sala d’attesa raddoppiata, con la creazione di due aree, una destinata ai pazienti che necessitano di trattamento e una dedicata ai parenti e accompagnatori; i familiari naturalmente potranno restare al fianco del proprio congiunto in tutti quei casi in cui si renda necessaria un’assistenza continuativa. Attraverso i monitor che sono stati posizionati i parenti sapranno a che punto è la presa in carico del proprio congiunto. All’interno della sala, dedicata ai pazienti, sarà sempre presente un addetto della vigilanza interna di Asst Lariana e personale dedicato all’accoglienza e a disposizione dei familiari e accompagnatori per aggiornare sugli interventi di cura in corso, una volta che il paziente è stato preso in carico. All’interno del Pronto soccorso le aree dedicate alle visite dei pazienti sono state distinte in base al codice assegnato al triage, allo stesso modo, sono stati suddivisi gli spazi dedicati alla permanenza successivamente alla visita. Complessivamente sono circa un’ottantina i pazienti che potranno essere accolti nelle varie aree, la metà in quelle dedicate alle visite e l’altra metà in quelle post visita. "Non possiamo aspettare la conclusione degli interventi di ristrutturazione mantenendo l’attuale situazione - osserva il direttore generale di Asst Lariana, Luca Stucchi - Oltre che poco decorosa per i pazienti, la presenza delle barelle nei corridoi e il conseguente sovraffollamento rende più difficoltosa l’attività del personale". La prima fase della riorganizzazione entrerà a regime la prossima settimana e prevede l’apertura delle due sale d’attesa, apertura dell’area per i pazienti in attesa di ricovero e da monitorare, apertura di una prima area dedicata a quei pazienti che necessitano ancora di un periodo di osservazione e sono in attesa di concludere l’iter diagnostico-terapeutico.
Roberto Canali