ROBERTO CANALI
Cronaca

Frontiera dei furbetti, motoscafi svizzeri nei cantieri italiani: riparazioni esentasse

Gli elvetici spendono meno e si "dimenticano" di denunciarle

Uno dei natanti "revisionato" senza dichiarare alla dogana gli interventi effettuati

È da sempre una frontiera permeabile, quella tra Italia e Svizzera, dove il contrabbando è un’abitudine che resiste ai controlli delle forze dell’ordine di entrambi i Paesi. Se la maggior parte dei traffici illeciti interessa le frontiere terrestri, dal traffico di valuta alla droga passando per la carne e il prosciutto che gli svizzeri comprano nei supermercati oltreconfine e poi si “dimenticano“ di dichiarare in dogana, proprio come gli italiani con orologi di lusso e preziosi, non va sottovalutato il contrabbando sull’acqua, attraverso Ceresio e Lago Maggiore.

Negli ultimi mesi a sorvegliarli per la Svizzera ci ha pensato l’Ufficio federale della dogana e dei confini: 12 agenti con 3 motovedette, che hanno dovuto fare gli straordinari per far fronte a un via vai notevole tra le sponde italiane ed elvetiche. "Siamo arrivati a scoprire illeciti anche di oltre 600mila franchi – spiegano i doganieri – legati ai proprietari di imbarcazioni svizzere che si recano nei cantieri italiani per le operazioni di rinnovo dei natanti, dimenticandosi di denunciarli al loro rientro". Le riparazioni vengono effettuate in Italia perché si spende meno, ma la legge prevede che siano denunciate specie quando contemplano la sostituzione del motore, soggetto a tassazione al momento della reimportazione. Chi si dimentica di dichiarare gli interventi effettuati rischia una multa fino a 50mila franchi.

C’è poi chi è stato pizzicato con la spesa o beni di lusso acquistati oltreconfine, ma non sono mancati contrabbandieri che rifornivano negozi e ristoranti in Svizzera di prodotti alimentari. Grazie a radar e telecamera termica, sono stati effettuati numerosi controlli anche di notte, quando chi si muove in motoscafo e rientra a casa alle volte ubriaco, viene multato proprio come gli automobilisti.