PAOLA PIOPPI
Cronaca

Frontale con un’auto a Rovello Porro: muore un 15enne in bicicletta

Il tragico schianto a Rovello Porro. Negativo all’alcoltest il conducente della Renault, forse in sorpasso

Simone Vavassori è stato rianimato e trasportato in elicottero a Varese dov’è morto

Rovello Porro (Como), 27 ottobre 2020 - Uno scontro frontale violentissimo. Un’auto finita contro una bicicletta che viaggiava lungo la provinciale, condotta da un ragazzino di 15 anni, Simone Vavassori, di Misinto. Che a quell’urto drammatico è sopravvissuto solo poche ore. L’incidente è avvenuto domenica poco prima delle 19 in via Como, la strada provinciale che collega Saronno a Rovello Porro. Simone pedalava verso Rovello, e in senso opposto arrivava una Renault Espace guidata da un uomo di 47 anni residente a Lainate. Auto e bici si sono scontrate frontalmente, poco distante dalla rotatoria che incrocia via Larga. Il ragazzino è stato sbalzato di qualche metro. Ha perso conoscenza, e i soccorritori del 118 hanno cercato di accelerare il più possibile il suo trasporto in ospedale. Pochi minuti dopo, a Rovello è atterrato l’elisoccorso del 118: il medico ha intubato il ragazzino, trasportato all’ospedale di Varese, dove è stato ricoverato in Rianimazione. Ma ieri mattina ha smesso di vivere, nonostante le cure intensive tentate per tutta la notte. I carabinieri di Turate, intervenuti per i rilievi, stanno accertando la dinamica dello scontro. In particolare l’ipotesi su cui stanno lavorando è che la Renault fosse in sorpasso, e che abbia urtato il ragazzo trovaldoselo improvvisamente di fronte. L’uomo è stato sottoposto ad alcoltest, un atto dovuto in caso di omicidio stradale, risultato del tutto negativo. Ora le indagini sono affidate al magistrato di turno della Procura di Como, Giuseppe Rose, che ha disposto il sequestro di auto e bicicletta, e nelle prossime ore darà incarico per svolgere l’autopsia, primo atto necessario a individuare le cause della morte del ragazzo e la dinamica dell’incidente. Simone Vavassori era cresciuto a Ceriano Laghetto, e da qualche anno abitava con la famiglia, i genitori e una sorella più piccola, a Misinto, dove sono molto conosciuti. Qui aveva molti dei suoi amici: già dalla tarda serata di domenica la notizia dell’incidente in cui era rimasto coinvolto, nella sua agghiacciante gravità, si è diffusa tra le persone che lo conoscevano, e tra gli amici di famiglia, che temevano il peggio. Perché le condizioni in cui è stato soccorso e trasportato a Varese il ragazzo non lasciavano ben sperare.