È salvo, almeno per ora, il piroscafo Patria che ha ottenuto dal Registro Navale Italiano uno proroga fino al 30 giugno del 2021 del "certificato di classe" in scadenza a fine mese. Il documento, una sorta di carta di circolazione del gigante del Lario, è indispensabile per consentire il passo successivo ovvero il restauro del natante salvato dalla demolizione a metà degli anni ’90. A sollevare il problema era stata la Famiglia Comasca protagonista, ormai trent’anni fa, del salvataggio del piroscafo solo in parte restaurato dalla Provincia che ne è proprietario, ovvero l’armatore. Nei mesi scorsi era arrivato il via libera da parte della Soprintendenza alla possibilità di concedere in uso l’imbarcazione alla Como Lake Steamship Company di Giorgio Porta ed Enrico Guggiari, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Aeroclub Como. I due imprenditori attivi nel settore del turismo si sono impegnati a rimettere a nuovo il piroscafo per trasformarlo in un albergo di lusso viaggiante, sulla falsariga delle imbarcazioni storiche che navigano sul Danubio o il lago di Costanza. Nei giorni scorsi hanno scritto a Villa Saporiti, sollecitando il salvataggio dell’imbarcazione, anche gli "Amici dei piroscafi" della Svizzera. "Vi chiediamo di fare il massimo per rinnovare il permesso di servizio per il Patria – hanno nella missiva indirizzata a Villa Saporiti – Il vostro piroscafo è molto conosciuto anche tra gli appassionati dei vapori nella Svizzera. Questo battello fa parte della storia della navigazione in tutta Europa, è un importante testimonio contemporaneo anche della storia della tecnica e industria". Costruito nel lontano 1926 il Patria insieme al suo gemello Concordia è stata la più grande imbarcazione a solcare le acque del Lario.
CronacaSalvo (per ora) il piroscafo Patria. Prorogato il patentino per restare a galla