
L'Ospedale Sant'Anna
San Fermo della Battaglia (Como), 2 febbraio 2017 - Dalle proteste, più o meno vibrate, alla carta bollata. E' destinata a finire in tribunale la querelle tra i dipendenti dell’ospedale Sant’Anna e il comune di San Fermo della Battaglia, dopo la decisione dell’Asst ha deciso di presentare una diffida nei confronti dell'amministrazione.
La decisione è stata comunicata dall’azienda nel corso della riunione svoltasi oggi pomeriggio con la RSU e le Organizzazioni Sindacali dopo una serie di verifiche effettuate congiuntamente anche utilizzando le segnalazioni pervenute dai dipendenti. L’intento è quello di ottenere il ripristino delle condizioni previste dalla convenzione sottoscritta tra Azienda e Comune nel 2011 che prevede “il diritto dei dipendenti ad usufruire dei parcheggi dell’ospedale di via Ravona” a fronte del pagamento di un canone mensile. L’Asst richiederà un incontro con il Comune a breve.
“Il disagio cagionato ai dipendenti e di riflesso ai cittadini-utenti – puntualizzano la RSU e le organizzazioni sindacali - potrebbe sfociare in un’interruzione di pubblico servizio e procurato allarme. Pertanto, intimiamo al Sindaco che la situazione emergenziale deve essere ricondotta alla legalità iniziale ovvero al riconoscimento del diritto al parcheggio per i lavoratori. Ci riserviamo, a seguito di esito negativo, di intraprendere tutte le azioni percorribili e chiediamo al Primo Cittadino di San Fermo il rispetto del diritto alla Salute come sancito dalla Costituzione”.
Dall’analisi dei dati raccolti e a seguito della comparazione degli accessi al parcheggio bipiano, è emerso che la fascia oraria in cui si verificano le maggiori criticità e il sovraffollamento è verosimilmente ricompresa tra le 12.30 e le 14, in prossimità del cambio turno degli operatori sanitari, nonostante un recente ampliamento complessivo da parte del Comune del numero dei posti disponibili di circa 91 stalli, superiore al numero di abbonamenti emessi per i dipendenti trasferitisi dal Poliambulatorio di via Napoleona nel settembre 2015. L’Azienda, la RSU e le Organizzazioni Sindacali continueranno a monitorare la situazione e chiedono ai dipendenti e ai cittadini di segnalare eventuali anomalie.