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San Siro, addio ad Alberto Botta: l’ultimo custode della valigia di Mussolini

L’esponente del Msi si è spento a 89 anni. Era famoso in tutta Italia per la sua collezione di cimeli del fascismo

Alberto Botta

San Siro (Como) - La camicia nera vera e propria non aveva fatto in tempo a indossarla, con suo grande rammarico, perchè quando era un giovane Balilla ci pensò il 25 luglio a mettere la parola fine alla parabola politica di Benito Mussolini. Per Alberto Botta però quella stagione della storia non si era mai davvero chiusa. Per anni esponente dell’Msi, a cui rimase fedele anche dopo la svolta di Fiuggi, Alberto Botta nonostante le sue posizioni radicali ha saputo meritarsi il rispetto anche l’apprezzamento della gente del lago.

Tra gli anni ’60 e ’80 è stato a più riprese sindaco di Sant’Abbondio e consigliere provinciale, candidato al Senato e Parlamento Europeo meritandosi, grazie alla sua attività di imprenditore, anche il titolo di Commendatore al merito della Repubblica Italiana. A dargli la fama ci ha pensato anche la collezione sterminata di cimeli del fascismo tra i quali c’era anche la valigia con gli effetti personali del Duce, sequestrata a Giulino. Alberto Botta è morto a 89 anni, i suoi funerali saranno alle 11 in paese.