
Siccità in alta quota e al San Primo si investe
La Regione ha deciso di istituire un Tavolo della siccità, ma non ha cancellato i finanziamenti per nuovi impianti di innevamento artificiale, autorizzati con un bando che porta la data dell’estate scorsa. A denunciare l’incongruenza il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" che da mesi ha ingaggiato un braccio di ferro contro l’ipotesi di realizzare sul Monte San Primo, a soli 2mila metri, una stazione sciistica da 5 milioni. "L’analisi fatta dalla regione al Tavolo della siccità è giusta: manca circa la metà dell’acqua e ciò è causato dalle scarsissime precipitazioni nevose, ma questo si sapeva già da almeno un anno e mezzo - denuncia il presidente dell’associazione ambientalista, Roberto Fumagalli -. Peccato che non sia consequenziale nei provvedimenti presi e da prendere: la scorsa estate ha emanato un bando per nuovi impianti di innevamento artificiale ci chiediamo da far funzionare con quale acqua". Per il San Primo è pronta a spendere 1 milione per realizzare nuovi impianti sciistici e cannoni sparaneve. "Anche in questo caso ci chiediamo con quale acqua - conclude Fumagalli -. Compito delle Istituzioni non è solo quello di fare le giuste analisi, ma soprattutto quello di adottare i corretti provvedimenti".