Como - Dopo il ritorno in Serie A dopo 21 anni di assenza c’è un solo desiderio che i tifosi del Como sognano di poter coronare al più presto: poter tornare a tifare per i loro beniamini sugli spalti del glorioso stadio Sinigaglia, ma la strada è ancora in salita.
Quello che per Gianni Brera era “lo stadio più bello del mondo”, per le sue architetture razionaliste e per la vicinanza al lago, ha ancora diversi aggiustamenti da fare per poter accogliere, al netto delle deroghe, i tifosi. L’appuntamento è per il prossimo 15 settembre, ma a dispetto del calendario la data è vicinissima se misurata con i tempi della burocrazia. La società lo sa bene e infatti nel corso dell’estate non ha perso tempo per mettere mano agli interventi di adeguamento richiesti dalla Serie A.
Un primo responso è atteso nei prossimi giorni, quando a distanza ravvicinata la Questura di Como e la Commissione provinciale di vigilanza sui pubblici spettacoli dovranno giudicare i lavori fin qui svolti. Sotto la lente d’ingrandimento saranno soprattutto gli interventi per la sicurezza: il sistema di videocontrollo che dovrà sorvegliare non solo l’interno dello stadio, ma anche le zone adiacenti per consentire alle forze dell’ordine di intervenire in maniera tempestiva in caso di tafferugli e, successivamente, identificare i responsabili. Rientrano nel piano di sicurezza anche le vie d’accesso e il percorso dei tifosi, in particolare quelli ospiti in ingresso e in uscita alla città.
La società ha stretto un accordo con Asf Autolinee per l’utilizzo di navette che serviranno ad assicurare il trasporto dei tifosi ospiti dalla stazione Nord di Grandate, a Lazzago, fino al Sinigaglia. La prova generale sarà proprio nella giornata domani quando l’intera area attorno allo stadio sarà blindata con le barriere mobili che serviranno a separare i tifosi della curva da quelli dei distinti: dalle 7 del mattino fino alle 21 non si potrà circolare e anche la sosta sarà vietata nell’area vicino in via Sinigaglia, largo Borgonovo, viale Puecher, via veneto e viale Masia nel tratto tra piazzale Somaini e via Sinigaglia.
Sono in corso anche i lavori per la posa del maxischermo all’interno dello stadio. Se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto scatterà il piano B, ovvero le prime partite casalinghe verranno giocate allo stadio Bentegodi di Verona. Il Como 1907 l’aveva opzionato all’indomani della promozione in Serie A proprio per potersi garantire un’alternativa di fronte al prolungarsi degli interventi di adeguamento al Sinigaglia.