Un regolamento studiato nel dettaglio, per inibire il gioco d’azzardo da tutto il territorio comunale, con l’ambizione di poterlo estendere a livello sovracomunale. A Olgiate Comasco, da tempo, l’installazione di apparecchi per scommesse lecite, può avvenire solo a una distanza superiore a 500 metri da istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali di ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori, e molti altri luoghi. Ma periodicamente, come avvenuto anche con una delibera di fine anno, la lista viene aggiornata: il risultato è un elenco di 65 punti, che non lascia nessuno spazio per esercitare queste attività e rende concreta la lotta alle ludopatie. Unica eccezione, due sale slot adiacenti in via Lomazzo, distanti da tutta l’area centrale urbana, che hanno ottenuto concessione dalla Questura, a cui spetta la competenza per il rilascio.
"Il gioco d’azzardo rovina le persone e le famiglie – dice il sindaco, Simone Moretti (nella foto) –. Il regolamento è stato studiato attentamente per inibire attività di questo genere, inserendo tutti i luoghi presenti sul nostro territorio, ma ora stiamo ragionando con il Consorzio Servizi Sociali dell’Olgiatese per capire se è possibile estendere agli altri Comuni l’adozione del regolamento o portare avanti una mappatura dei luoghi sensibili". Un’azione estesa di contrasto al gioco d’azzardo, che andrebbe a coinvolgere 21 Comuni, impedendo l’apertura di nuove attività in un raggio di mezzo chilometro di distanza da ogni spazio aggregativo, soprattutto se frequentato da giovani, oltre che dagli sportelli bancari.
Pa.Pi.