PAOLA PIOPPI
Cronaca

Spaccio, usura ed estorsione con metodo mafioso: blitz all’alba con 30 arresti

Como, maxi operazione con centinaia di poliziotti. Sgominate due associazioni: finanziavano attività con i soldi della droga e percepivano indebitamente erogazioni pubbliche

Como, vasta operazione di polizia con 30 arrestati

Como, vasta operazione di polizia con 30 arrestati

La Squadra Mobile di Como e lo Sco, coordinati dalla Dda di Milano, da questa mattina all’alba sta eseguendo 25 ordinanze di custodia cautelare in carcere, e ulteriori 5 ordinanze agli arresti domiciliari, tra Lombardia, Piemonte e in Calabria, nei confronti di altrettante persone indagate a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga con l’aggravante dell’associazione armata, usura ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso, autoriciclaggio per aver riutilizzato i proventi dell’attività di spaccio per acquistare locali pubblici e finanziare società. Inoltre intestazione fittizia, e indebita percezione di erogazioni pubbliche, per aver ottenuto mutui attraverso fondi di garanzie per il tramite di documentazione falsa.

Luigi Vona

In particolare, sono state disarticolate due diverse associazioni, una delle quali con base nel territorio Erbese.  Sarebbe guidato dal 71enne Luigi Vona, condannato nel 2013 per associazione di stampo mafioso per essere il capo della locale 'ndrina di Canzo-Asso, insieme al 38enne Vincenzo Milazzo. "Nonostante fosse sottoposto alla misura della libertà' vigilata" durante le indagini della pm della Dda Sara Ombra, coordinata dall'aggiunta Alessandra Dolci, Vona "ricopriva - si legge  nell'ordinanza emessa dalla gip Lorenza Pasquinelli - all'interno dell'associazione un ruolo decisamente apicale, mantenendo rapporti diretti con Milazzo e presiedendo alle riunioni con le altre locali", in particolare quella di Erba del clan Oppedisano.

"Risulta, infatti, come Vona abbia più volte incontrato" Michele e Pasquale Oppedisano, padre e figlio, "per conferire in merito alla spartizione territoriale delle piazzedi spaccio".

Marco Bono

L'altro gruppo invece che sarebbe capeggiato da Marco Bono, 49 anni, oltre al narcotraffico avrebbe commesso una serie di estorsioni utilizzando minacce violenza nei confronti degli imprenditori che non restituivano i prestiti ricevuti con tassi d'interesse da usura.