REDAZIONE COMO

Stadio, il match della concessione

Il rinnovo di altri 12 anni al Como Calcio fa infuriare la minoranza: in cambio è stato chiesto troppo poco.

di Roberto Canali

Anche se il calcio giocato è finito da un pezzo, è un match tutto politico quello che si sta giocando attorno al stadio Sinigaglia, al centro degli strali delle opposizioni dopo la decisione del Comune di rinnovare per altri 12 anni le concessioni al Como 1907. "Da qui in avanti, saranno tre i sindaci vincolati da un accordo preliminare, che al momento ruota intorno a un campo di calcio sintetico, per una delle zone più strategiche e preziose della città – si lamenta Maurizio Traglio, capogruppo di Svolta Civica –. In sostanza, per i prossimi dodici anni il Comune assegna la struttura dello stadio Sinigaglia al Calcio Como in cambio della certa realizzazione del terreno di gioco in materiale sintetico, quando il campo del Como è sempre stato famoso in Italia per la qualità del suo manto erboso, e una semplice promessa, peraltro vaga, di riprogettazione dell’intero quartiere a lago".

Troppo poco secondo la minoranza rispetto al valore del rinnovo della concessione. "Sinceramente, con tutto il rispetto per l’attività della società calcistica, che merita supporto e collaborazione, per la delicatezza e la strategicità della zona, il mero impegno di rifare il campo di calcio ci pare poca cosa – prosegue Traglio –. Il ridisegno della zona tra i Giardini di Ponente, lo stadio, i monumenti e la sedi storiche delle società sportive, dovrebbe passare da un lavoro serio in cui l’amministrazione mette sul tavolo le proprie idee e interagisce con i privati per trovare la miglior soluzione per la loro realizzazione. Nulla di tutto ciò sta avvenendo. A quanto pare, l’amministrazione ha deciso di delegare le scelte per il futuro dell’area interamente al privato, in cambio, al momento, di un prato sintetico che serve al privato stesso".

A schierarsi con la società ci hanno pensato i tifosi che domani sera alle 19.45 manifesteranno di fronte al municipio. "Zona pregiata? Quando volete, e quando vi fa comodo – ribattono i tifosi alle minoranze –. Non siamo stupidi e non ci piace essere presi in giro. Anche perché, prima di essere tifosi del Calcio Como, siamo comaschi e amiamo davvero la nostra città. Più che zona pregiata, ormai da decenni, è zona abbandonata. L’area dello Stadio Sinigaglia è un bene comune che potrebbe essere un vanto per tutta la città. Ma da decenni nessuna Giunta ha mai investito per far sì che possa essere all’altezza del nome di Como. Ben venga l’intervento della società che in poco più di un anno ha dimostrato di essere davvero intenzionata a fare qualcosa di vero e costruttivo per tutta la città".