ENRICO LEVRINI
Cronaca

Como, lo stadio Sinigaglia ancora inagibile

I tifosi azzurri scatenati contro l’Amministrazione Lucini. Abbonamenti a rischio

Tifosi contro l’Amministrazione comunale

Como, 1 luglio 2016 - Le tegole sulla testa del Calcio Como sembrano non finire mai. Ieri sera i Vigili del Fuoco non hanno concesso l’agibilità dello Stadio Sinigaglia e gli azzurri per il secondo anno consecutivo inizieranno il

campionato in trasferta. La rabbia dei tifosi lariani è arrivata a livelli insopportabili e dopo una riunione lampo nella notte , hanno deciso di essere presenti in massa al consiglio comunale di lunedì prossimo a palazzo Cernezzi, per protestare contro la giunta del Sindaco Lucini. Il Comune viene ritenuto colpevole di non aver realizzato i promessi lavori di adeguamento per la messa a norma del Sinigaglia. I documenti di agibilità andavano consegnati in Lega entro la giornata odierna, quindi il Como non potrà giocare il campionato nel proprio stadio. La società sta per trovare un accordo con la Pro Patria per giocare nel vetusto impianto Speroni di Busto Arsizio, costruito anche lui nel 1927 e incredibilmente considerato a norma, che non vede partite di serie B dagli anni 50, mentre il Como ha appena disputato di serie B con lo

stadio a norma. I tifosi non riescono a capire il perché di questo accanimento da parte delle istituzioni pubbliche nei confronti loro e della loro amata società di calcio e hanno annunciato altre clamorose proteste nel caso che il Como non dovesse più giocare al Sinigaglia.