GABRIELE MORONI
Cronaca

Strage di Erba, il ricorso di Olindo e Rosa arriva in Cassazione: cento pagine di dossier, l’ultimo tentativo di una storia infinita

Il 25 marzo la Suprema Corte discuterà il ricorso dei difensori dei coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi contro la sentenza della Corte d’Appello di Brescia: nel 2024 dichiarata inammissibile la richiesta di revisione della condanna all'ergastolo

L'arrivo di Olindo Romano e Rosa Bazzi in tribunale

L'arrivo di Olindo Romano e Rosa Bazzi in tribunale

Erba (Como), 17 febbraio 2025 – Nuovo approdo in Cassazione per la strage di Erba. Il 25 marzo sarà la quinta sezione penale della Suprema Corte a discutere il ricorso dei difensori dei coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi contro la sentenza con cui, il 10 luglio dello scorso anno, la Corte d'Appello di Brescia aveva dichiarato inammissibile la richiesta di revisione della condanna all'ergastolo, da anni definitiva.

I Romano sono stati giudicati i responsabili della strage nella quale, l'11 dicembre del 2006, in un condominio in via Diaz, a Erba, morirono Raffaella Castagna, 30 anni, suo figlio Youssef Marzouk, 2 anni, la madre di Raffaella, Paola Galli, 56 anni, e la vicina di casa Valeria Cherubini, 55 anni.

Il ricorso presentato dai legali dell'ex netturbino e dell'ex colf di Erba (Fabio Schembri, Nico D'Ascola, Luisa Bordeaux, Patrizia Morello) consta di oltre un centinaio di pagine e di numerosi allegati. Gli avvocati dei Romano incentrano l'atto sull'asserita mancata verifica, nel merito, di quelle che a detta della difesa sarebbero nuove prove in grado di scagionare gli imputati. I giudici della Corte d'Appello di Brescia avevano ritenuto che non si trattasse di prove inedite. Secondo i difensori, prima di concludere, la Corte d'Appello bresciana avrebbe dovuto comunque aprire il dibattimento in aula per discuterne.