Esiste un ipotesi di revisione del processo sulla strage di Erba, nella quale i coniugi Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi – condannato in via definitiva all’ergastolo – uccisero a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlio di due anni Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.
Il sostituto procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser ha depositato al procuratore generale Francesca Nanni e all'avvocato generale Lucilla Tontodonati una relazione, redatta sulla scorta di nuovi elementi presentati dalla difesa per l'eventuale riapertura del caso sulla strage di Erba. Secondo indiscrezioni raccolte dall’agenzia di stampa Adnkronos, ci sarebbero nuovi testimoni e nuove intercettazioni ambientali mai prese in esame.
La relazione del procuratore generale dovrà essere valutata dal procuratore Nanni e dal suo “braccio destro” Tontodonati. Questi dovranno decidere se unire la loro richiesta all'istanza di revisione del processo che i difensori di Olindo e Rosa, sono in procinto di presentare a Brescia.
“Non si può parlare di revisione, ma è inutile negare che qualcosa si muove” fa sapere una fonte all'Adnkronos. “I coniugi Romano – al centro di una recente inchiesta del programma televisivo Le Iene – stanno scontando la condanna all'ergastolo a Opera e dalla sentenza definita del 20 aprile 2010 non hanno più messo piede fuori dal carcere”.
A inizio gennaio, Olindo Romano aveva dichiarato: “Sono passati sedici anni dalla strage di Erba, ci sto riflettendo parecchio in questi giorni. Forse è arrivato il momento di fare un po' di chiarezza". Sostenuto dal suo avvocato Fabio Schembri, il condannato sta lavorando a una richiesta di revisione del processo alla luce di “nuove prove e un testimone chiave”.