ROBERTO CANALI
Cronaca

Troppo stress sul lavoro, Oss e infermieri in fuga

Condizioni limite per i dipendenti di una cooperativa in forza alla Rsa "Crisalide". Secondo la Cgil si tratta di burnout. La situazione è stata segnalata ad Ats

Per i dipendenti della cooperativa Universiis andare al lavoro è un incubo

Cassina Rizzardi (Como) - Non è il lavoro a strettissimo contatto con i disabili, la maggior parte dei quali allettati e affetti di gravissime malattie, ad aver avvelenato la vita ai lavoratori della cooperativa Universiis ma le pressioni subite dai responsabili della struttura che hanno reso la loro vita professionale un inferno. " Continue lettere di contestazioni, turni estenuanti, eccessivo ricorso al turnover e condizioni di lavoro talmente opprimenti da creare fra i lavoratori continui infortuni, malattie, ricorso a supporto psicologico e richieste di trasferimento da parte dei dipendenti - denuncia Stefania Macrì della Funzione pubblica Cgil Como - Le condizioni lavorative cui sono sottoposti gli operatori della cooperativa Universiis che operano su appalto alla residenza sanitaria per disabili “dalla Crisalide alla Farfalla” del Consorzio Impegno Sociale di Cassina Rizzardi sono a dir poco pessime". La struttura accoglie circa 20 ospiti disabili con gravi e gravissime patologie che necessitano di una assistenza continua e specializzata, finora però il lavoro non era mai stato un problema.

"Da verifiche effettuate dal Responsabile della sicurezza, su sollecito della Cgil e dei rappresentanti dei lavoratori – prosegue la sindalista - è emerso un rischio alto di stress da lavoro correlato, il cosiddetto burnout". La parola che in inglese significa “bruciato”, “esaurito” o “scoppiato” viene utilizzata per definire la sindrome da stress cronico associato al contesto lavorativo, caratterizzata da una serie di fenomeni di affaticamento, delusione, logoramento e improduttività che sfociano in prostrazione e disinteresse per la propria attività professionale quotidiana. L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha definita "fenomeno occupazionale" derivante da uno stress cronico mal gestito, pur non classificandola come una malattia.

Di sicuro molti dei 17 oss e infermieri della cooperativa Universiis impiegati alla Crisalide non ce la fanno pù ad andare avanti. Molti di loro hanno gettato la spugna e si sono dimessi, gettando alle ortiche l’esperienza maturata in anni di lavoro nella struttura, altri hanno intrapreso percorsi di supporto psicologico a proprie spese. "Nonostante le molteplici richieste e segnalazioni, non sono stati presi provvedimenti sufficienti e utili a garantire la tutela degli operatori - conclude la responsabile della Cgil - Nella struttura, si riscontrano ancora problematiche significative legate ad alti tassi di assenza per malattia e infortuni, richieste di trasferimento su altri appalti e ripetute lettere di contestazioni che contribuiscono a creare un clima costante di pressione e ostilità. La gravità della situazione, anche in considerazione della tipologia di servizio gestito, è stata già segnalata all’Ats e all’ufficio legale della Cgil".