
I vigili del fuoco hanno inviato squadra da Como Lomazzo e Saronno per domare l’incendio che si è sviluppato in seguito all’esplosione
TURATE (Como) – Il colpo non ha reso nemmeno un centesimo alla banda di almeno sette ladri che la scorsa notte ha assaltato il supermercato D’Ambros di Turate, ma alle spalle si sono lasciati danni incalcolabili. L’allarme è scattato poco prima della mezzanotte di mercoledì, quando la vigilanza privata, visionando le telecamere, ha segnalato ai carabinieri la presenza di circa sette persone che si erano introdotte nel parcheggio dell’esercizio commerciale.
La centrale ha immediatamente inviato le pattuglie di Turate e Mozzate, ma nel frattempo i ladri si erano portati avanti: utilizzando una vettura come ariete, hanno sfondato la recinzione all’altezza del cancello carraio. Poi hanno raggiunto la cassa continua e l’hanno saturata con gas acetilene, contenuto in tre bombole che sono state completamente scaricate in pochi secondi. Hanno quindi sigillato con silicone il bordo e fatto saltare tutto. Un’operazione condotta velocemente e con evidente capacità. Ma il box di metallo ha resistito all’urto, ed è rimasto chiuso nonostante sia caduto a terra, impedendo ai ladri di prelevare i soldi.
L’esplosione ha però innescato un incendio verso la parte interna del supermercato, domato dai vigili del fuoco che sono arrivati con squadre da Como, da Lomazzo e da Saronno. Una volta spente le fiamme, l’area è stata comunque dichiarata inagibile. Al termine delle operazioni di soccorso e di messa in sicurezza, i danni sono risultati ingenti: non solo per l’esplosione, il fuoco e il fumo, ma anche per il sistema antincendio interno che si è attivato automaticamente.
La banda è fuggita prima dell’arrivo dei carabinieri, certamente utilizzando un altro mezzo che avevano già a disposizione, e abbandonando l’auto usata per lo sfondamento. È risultata di proprietà di una donna del Milanese che probabilmente ancora non si era accorta del furto, in quanto non risultava rubata. A terra sono rimaste anche le bombole di gas acetilene, messe sotto sequestro assieme all’auto. I carabinieri hanno svolto tutti i rilievi necessari ad avviare le indagini, acquisendo anche le telecamere installate in zona e quelle del supermercato.