Città paralizzata per consentire l’arrivo di 800 tifosi del Monza, mezzi di trasporto danneggiati, un tentativo di scontro tra i supporter della due squadre, con aggressione alla polizia, e un tifoso del Como di 22 anni, residente in provincia di Varese, arrestato dalla Digos. La partita Como-Monza di sabato pomeriggio allo stadio Sinigaglia ha impegnato questura di Como, con il reparto Mobile di Torino, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale per garantire un servizio di ordine pubblico capillare, come predisposto dal questore Marco Calì in seguito alla riunione tecnica, che ha dovuto gestire 800 tifosi, 600 arrivati in treno e 200 con mezzi privati. Tutti scortati verso lo stadio in tempi diversi con autobus navetta: uno dei quali ha subito la rottura di un vetro laterale e il danneggiamento di un’anta di una porta. La criticità maggiore si è manifestata al termine della partita, prima che i tifosi ospiti venissero fatti salire sui bus navetta diretti alla stazione e al parcheggio di Lazzago: alcuni supporter del Como, molti con volto coperto e armati di mazze e bastoni, hanno imboccato via Borgovico, per intercettare la tifoseria avversaria.
Le forze di polizia presenti lungo il percorso hanno impedito che il gruppo raggiungesse la via dove transitavano i bus. I tifosi hanno trovato lo sbarramento e indietreggiato. In via Raschi è stato fermato il ventiduenne che indossava il passamontagna e era armato di bastone, mentre altri tifosi hanno lanciato bottiglie e oggetti contundenti verso le forze dell’ordine. Pochi minuti di tensione, mentre le tifoserie opposte viaggiavano senza conseguenze verso le destinazioni previste. Portato in questura, il giovane è stato arrestato dalla Digos per resistenza a pubblico ufficiale aggravata, detenzione aggravata di oggetti atti a offendere e travisamento in manifestazione sportiva.