PAOLA PIOPPI
Cronaca

Travolto sull’Arosio-Canzo, vani i tentativi di salvargli la vita: muore a 45 anni in ospedale

L’incidente a Castelmarte. La vittima, Alessio Frigerio, avrebbe tentato di attraversare la strada in un punto buio. Investito da un’auto

Travolto sull’Arosio-Canzo. Vani i tentativi di salvargli la vita. Muore a 45 anni in ospedale

I soccorsi in azione dopo l'incidente sull'Arosio-Canzi

Tragico investimento di pedone ieri sera sulla Arosio-Canzo. Un uomo di 45 anni, Alessio Frigerio, residente a Canzo, è stato urtato da un’auto che lo ha colpito mentre stava attraversando la strada, sbalzandolo per alcuni metri. L’uomo è stato soccorso da un’ambulanza, che lo ha trasportato all’ospedale Fatebenefratelli di Erba, dove è arrivato in condizioni drammatiche. I medici del pronto soccorso hanno tentato di rianimarlo e mantenerlo in vita, ma in serata è stato dichiarato il suo decesso.

L’incidente è avvenuto poco prima delle 18.30 in via Lambro, frazione Ravella, pochi metri prima del cartello che segnala l’inizio della frazione: un tratto di strada rettilineo, poco prima della rotonda che conduce verso Scarenna e Canzo. La vittima pare abbia attraversato in un punto in cui l’illuminazione è inesistente o molto ridotta, al punto che il conducente non è riuscito a vedere il pedone in tempo per frenare ed evitare l’urto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno ricostruendo la dinamica di quanto accaduto, verificando anche le condizioni di visibilità del punto esatto in cui è avvenuto l’investimento. L’urto sarebbe infatti avvenuto in un punto distante dalle strisce pedonali, che sono invece illuminate. Il quarantacinquenne è stato sbalzato per alcuni metri, finendo oltre il marciapiede, sul lato degli esercizi commerciali.

Quando il medico e i soccorritori del 118 sono arrivati, pochi minuti dopo l’urto, le condizioni della vittima erano già drammatiche: è stato deciso il trasporto nell’ospedale più vicino, a Erba, per farlo entrare in pronto soccorso IL prima possibile, ma non c’è stato nulla da fare. I carabinieri, coordinati dal magistrato di turno della Procura di Como, stanno raccogliendo tutti gli elementi utili .