
Nicholas Sanvito accolto a Figino
Figino Serenza (Como) – Da Milano a Roma a piedi per sostenere la ricerca. È la grande impresa compiuta dal ventiseienne di Figino Serenza Nicholas Sanvito che, partito a fine giugno dal capoluogo meneghino, è arrivato sabato nella Capitale dopo 20 giorni e ben 600 chilometri. Tutti percorsi a piedi. Ma la storia di Nicholas merita di essere raccontata perché è una di quelle che può essere presa da esempio da tanti per non mollare mai, per ricordarsi, come ci ha detto lui, che "con qualsiasi gesto si può far tanto per la ricerca e per le persone".
Perché Nicholas, solamente l’anno scorso, ha passato un bruttissimo momento. "A febbraio 2022 mi è stato diagnosticato un seminoma, un tumore maligno ai testicoli che si origina dalle cellule che generano gli spermatozoi". E un mese dopo è stato operato. "Per fortuna tutto è andato bene, sono guarito, ora devo tenere tutto sotto controllo, ma diciamo che il peggio è passato". E il pellegrinaggio a piedi da Milano a Roma o, perlomeno, la voglia di far qualcosa per il prossimo e per la ricerca è nato nelle corsie dell’ospedale.
"Sono venuto a sapere di un bambino di soli 13 anni che era stato operato per un problema come il mio e sono rimasto letteralmente colpito, di stucco – continua Nicholas – Ho pensato di voler far qualcosa per raccogliere fondi per la ricerca".
“La depressione non mi ha aiutato, ma a maggio ho deciso che era arrivato il momento e ho organizzato questo viaggio a piedi da Milano a Roma come testimonial dell’associazione Bianca Garavaglia (di Busto Arsizio ndr) che da 36 anni si occupa della ricerca sui tumori infantili".
Un viaggio niente male… "Io prima di essere operato di tumore andavo regolarmente in palestra e giocavo a calcio come portiere. Nell’ultimo mese, prima di partire per Roma, ho camminato tutti i giorni per una ventina di chilometri… per allenarmi. Sono partito il 24 giugno e mi sono prefissato di percorrere 35 chilometri al giorno. Le prime tappe le ho pianificate bene, anche a livello di B&B, fino a Bologna… poi ho percorso il sentiero “la via degli Dei“, fino in Toscana, poi giù fino a Roma passando nelle bellissime zone del senese. Ci sono stati anche dei momenti difficili: una distorsione alla caviglia, il caldo e le vesciche. Le ultime tre tappe sono state toste, ma non potevo di certo mollare ad un passo dal traguardo. In viaggio ho conosciuto alcune persone ma sostanzialmente l’ho fatto da solo, avrei voluto incontrarne di più ma è andata benissimo anche così. È stata un’esperienza faticosa, non lo nego, ma ricca di emozioni. Un viaggio pazzesco, ringrazio la mia comunità per avermi sostenuto. Un ringraziamento particolare al sindaco Roberto Moscatelli per avermi supportato con chiamate e messaggi. E poi che emozioni essere ricevuto in Campidoglio.. che ho potuto visitare dall’alto. Che spettacolo".
Quale il messaggio? "Vivete la vita, è una sola! Non giudicate le persone per ciò che stanno passando, ognuna affronta il dolore a proprio modo. Siate felici e sostenete gli altri… E donate". Ed è stato importante anche per lui. "Si, ho incominciato a riapprezzarmi per la persona che sono realmente".