
Como - Clienti alloggiati nelle stanze dell’Hotel di lusso, un 5 stelle in centro a Como dotato di ogni optional e servizio, compresa la piscina sul tetto, a cui manca solo una cosa: il permesso di esercitare. La polizia della Divisione Amministrativa della Questura di Como, assieme alla Guardia di finanza, ha svolto un accertamento nei giorni scorsi, trovando sei camere occupate da clienti. Ma L’O Hotel di via Manzoni, davanti alla stazione di Como Lago, i cui lavori sono terminati circa tre anni fa, non ha mai formalmente fatto partire l’attività, e ottenuto la relativa abilitazione da Comune e Vigili del fuoco.
Quest’ultima verifica scaturisce da un analogo controllo svolto a metà ottobre, quando il proprietario della struttura, l’imprenditore Mario Piva, era stato denunciato per violazione del testo unico di pubblica sicurezza, in quanto erano state trovate persone alloggiate al suo interno, i cui nominativi non erano stati comunicati alla Questura. Si trattava di clienti, come avevano spiegato loro stessi, dirottati da altre strutture riconducibili allo stesso Piva, che risultavano al completo.
Il sospetto era nato notando un continuo via vai, anche in ore notturne, oltre al fatto che la targa all’ingresso con il nome dell’hotel era stata scoperta. Il legale dell’imprenditore ha chiesto alla Procura di poter definire il fascicolo con un’oblazione così, prima di decidere se accogliere o meno tale richiesta, si è deciso di far una ulteriore verifica. Trovando una situazione invariata, e procedendo quindi con una nuova denuncia. Sull’hotel di via Manzoni in Procura è aperto un ulteriore fascicolo con l’ipotesi di frode fiscale, legata ai lavori di realizzazione della struttura.