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Una bonifica radicale. Spaccio e sparatorie: si rade al suolo il bosco

Cividate al Piano, iniziate le operazioni nell’area che costeggia la ferrovia. A Pasquetta l’ultimo regolamento a colpi di pistola, una settimana di lavori.

Verrà smantellata l’area boschiva accanto ai binari della Milano-Venezia, tra Cividate al Piano e Calcio, da febbraio a marzo teatro di diversi episodi di criminalità, tra cui anche due sparatorie, con un ferito, per il controllo dello spaccio di sostanze stupefacenti, un bosco che ha favorito il nascondiglio e la compravendita della droga e pure un traffico di armi. L’operazione di disboscamento è iniziata e proseguirà almeno per tutta la settimana e, a parte qualche arbusto storico, la boscaglia verrà decisamente sfoltita proprio per evitare che nei viottoli tra gli alberi si nascondano spacciatori e acquirenti. Un’operazione di bonifica che, oltre ai carabinieri della Compagnia di Treviglio e della caserma di Martinengo, vedrà anche la partecipazione di altri enti: Rete ferroviaria italiana, che è la proprietaria del bosco accanto ai binari, il Comune di Cividate e gli operatori del parco regionale Oglio Nord.

Già lunedì e ieri mattina erano presenti, accanto a una decina di carabinieri, le guardie boschive e i tecnici di Rfi e Comune. Già dopo l’ultima sparatoria, avvenuta il lunedì di Pasquetta, la zona è presidiata regolarmente dai militari dell’Arma, soprattutto il pomeriggio e la sera. Gli abitanti raccontano che, in effetti, di spacciatori attorno se ne vedono di meno. A differenza di prima, quando era tutto un viavai continuo, con anche tossicodipendenti che si iniettavano la droga in vena in pieno giorno nel sottopasso della stazione di Cividate e Calcio.

In questi giorni all’operazione di bonifica ha preaso parte anche un elicottero dei carabinieri, che ha sorvolato dall’alto la zona. Già in precedenza era stato murato un edificio, sempre di proprietà delle ferrovie e collocato accanto ai binari e al bosco dello spaccio, e che era diventato un luogo di ritrovo per gli spacciatori. Nell’area boschiva sono stati ritrovati i residui di alcuni giacigli di fortuna. Nessuna persona, invece, né tantomeno droga o armi. A favorire il viavai di spacciatori il fatto che le strade che portavano, da Cividate a Calcio, verso la stazione sono da 17 anni sbarrate, perchè il passaggio a livello è stato eliminato. Per questo la zona di confine è diventata un po’ terra di nessuno.

Michele Andreucci