Il pm Pasquale Addesso
Valsolda (Como), 27 aprile 2020 - Una scala in cemento armato realizzata abusivamente nell’area parrocchiale, un sottotetto trasformato in terrazza in violazione del Pgt, e una rimessa in legno realizzata a meno di 5 metri dalla strada, aggirando la normativa. Sono proseguite in un secondo filone, e sfociate ora in nuovi capi di imputazione, le indagini coordinate dal pm di Como, Pasquale Addesso, che a marzo 2019 avevano portato all’arresto dell’ex sindaco di Valsolda Giuseppe Farina, 68 anni, e del suo socio nello studio di architettura S.L., 61 anni, all’epoca accusati di corruzione per aver agevolato pratiche edilizie in violazione delle normative.
Vicenda per la quale hanno patteggiato rispettivamente 3 anni e 6 mesi e 3 anni e 4 mesi. Ma poi, dall’esame di ulteriori pratiche, sono emersi tre nuovi abusi, per i quali è accusato il solo Lamberti in concorso con committenti ed esecutori delle opere. Le nuove accuse riguardano don C.G., 61 anni, della parrocchia di San Nicolao di Valsolda, in via Al Santuario, dove lo scorso anno è stata realizzata una scala in cemento con portafinestra. Il tutto, secondo la Procura, in abusivismo in quanto in violazione della Scia e in zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Coindagati i due direttori dei lavori, S.L. e G.M.P. 39 anni di Menaggio, e l’esecutore C.P., 47 anni, dell’omonima impresa di Valsolda.
La seconda contestazione riguarda la ristrutturazione di una rimessa in legno realizzata da L.G., 51 anni, nella sua proprietà a Cressogno, in concorso con l’esecutore dei lavori, E.N., della Decima srl. Infine sono stati contestati i reati di abuso edilizio a M.C.Li, 54 anni, per la realizzazione di un terrazzo abusivo a Castello di Valsolda – opera per la quale è già stata condannata a 3 anni e 6 mesi per corruzione – ora in concorso con l’esecutore, M.M., 56 anni di Valsolda.