PAOLA PIOPPI
Cronaca

Valsolda, il 'pizzino' del testimone: "Qui come nella Locride"

Un foglio di appunti finito nel fascicolo di indagine a carico del sindaco Giuseppe Farina

L’indagine sulle presunte tangenti in edilizia è condotta dalla Guardia di finanza

Valsolda (Como), 25 marzo 2019 - «Spalloni/Locride. Parcella più alta, speculazione più alta, da 5 a 9 appartamenti». Un foglio di appunti finito nel fascicolo di indagine a carico del sindaco di Valsolda, Giuseppe Farina, e del suo socio dello studio di architettura, Silvio Lamberti, in carcere da inizio marzo con l’accusa di corruzione, in concorso con 7 cittadini, agli arresti domiciliari, che si erano rivolti a loro per ottenere benefici nello svolgimento di pratiche edilizie.

Il 'pizzino' è stato consegnato in Procura dal proprietario della ex caserma di Dasio, che dopo un lungo periodo di inattività progettuale relativa a quell’immobile, era stato contattato da Marco Panicci, 57 anni di Capalbio, ora destinatario di ordinanza di custodia cautelare. «Ho comprato l’ex caserma di Dasio perché ero innamorato del posto e delle opere di Fogazzaro, che ha scritto a Valsolda – ha raccontato agli inquirenti nella sua testimonianza –. In questi vent’anni non mi è stato possibile fare nulla su quell’immobile. Solo dopo aver capito la vicenda riguardante Panicci e il sindaco Farina, ho capito che se non pagavi non potevi realizzare niente. Questo per me è quello che accade nella Locride, o che facevano gli spalloni». Senza nascondere l’amarezza, ha inoltre aggiunto altri dettagli relativi a quel progetto: «Panicci mi aveva detto di essersi rivolto al sindaco per essere sicuro che venisse approvato».